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LA LETTERA

"Strade nel degrado e pista ciclabile che crea solo disagi e difficoltà": il presidente dell'Automobile club scrive alla sindaca

Lettera di Sandro Zucchi alla prima cittadina Chiara Frontini: "Sue promesse completamente disattese"

"Strade in grande degrado e una pista ciclabile che crea solo disagi e difficoltà a circolazione e pedoni". Sandro Zucchi, presidente dell'Automobile club di Viterbo, scrive una lettera alla sindaca Chiara Frontini: "Dopo un anno e mezzo solo promesse disattese, faccia un giro in macchina in modo da rendersi conto personalmente della situazione disastrata".

La lettera

Carissima sindaca,
Le scrivo nella mia veste di presidente provinciale dell'Automobile club Viterbo chiedendole di soddisfare, al pari dei ciclisti viterbesi (a cui ha creato una bellissima pista ciclabile all'interno della nostra città), anche le esigenze degli automobilisti, asfaltando le nostre strade che, rattoppo dopo rattoppo, dopo le recenti piogge, si trovano in una situazione di grave degrado.

Al tempo stesso le vorrei segnalare la scomparsa, pressoché totale, su vie di grande scorrimento, come viale Raniero Capocci, della segnaletica orizzontale e delle strisce di attraversamento pedonale, la cui latenza mettono a repentaglio la sicurezza dei pedoni, mentre gli automobilisti non hanno la percezione di eventuali criticità cui devono porre attenzione.

Pertanto, non sarebbe opportuno rinnovare tutti gli attraversamenti pedonali (e non solo quelli per i ciclisti) e ripristinare, al tempo stesso, anche la segnaletica verticale, ormai obsoleta e completamente deteriorata in molti punti della città?

Sono a conoscenza della creazione di una commissione per il Piano urbano mobilità sostenibile (Pums), che si occuperà di provvedere su come attuare la completa chiusura del centro storico tramite l'applicazione di specifiche norme. Mi sorge spontaneo domandare: i parcheggi che saranno creati fuori della città, saranno organici alla predetta chiusura?

Si è mai domandata perché le città di arte e cultura, tutti i capoluoghi di provincia e molti centri storici siano stati dotati di parcheggi interrati all'interno della cinta muraria? Non era forse un cavallo di battaglia della sua campagna elettorale quello di rivitalizzare il centro storico, aiutare i commercianti e favorire i residenti?

Vorrei che girasse questa ulteriore domanda al comandante dei vigili urbani: in quale altra città ha visto gli attraversamenti pedonali esclusivi per le biciclette? Il codice della strada considera le bici al pari degli altri veicoli stradali: perché, dunque, creare un attraversamento pedonale davanti al distributore Enerpetroli del quartiere Carmine? Perché in quel punto la segnaletica installata prima è stata poi rapidamente rimossa?

Ho la percezione, invece, che la pista ciclabile creata (e spesso impropriamente utilizzata) abbia tolto parcheggi ai residenti e creato difficoltà alla circolazione, data anche la riduzione della carreggiata lungo la Tangenziale, e, di conseguenza, ha creato disagi e difficoltà per i pedoni.

Il mio invito a lei e al suo assessore con specifiche competenze in materia di traffico e viabilità è quello di fare un giro in automobile lungo le strade cittadine, in modo da rendersi conto personalmente della situazione disastrata della rete viaria che, nonostante le promesse fatte, dopo circa un anno e mezzo di amministrazione sono state completamente disattese. La ringrazio a nome di tutti gli automobilisti viterbesi.

Sandro Zucchi
Presidente Ac Viterbo

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