FRANCIGENA | Polemiche sullo stipendio del nuovo amministratore, Frontini: “È legale, premiamo il merito”
L’opposizione chiede giustificazioni alla prima cittadina, che motiva lo stipendio del numero uno di Francigena
La storica nomina di Elisabetta Ferrari, prima donna a guidare una partecipata comunale, porta con sé più di qualche polemica. L’opposizione mette nel mirino non la persona, bensì il suo stipendio. Come nuovo amministratore, Ferrari avrà diritto ad un compenso pari a poco meno di 100mila euro l’anno, suddiviso in una parte fissa e in un’altra variabile. Una cifra che ha fatto mormorare Lega, FdI e Pd, che ieri, durante le quasi due ore di interrogazioni, hanno chiesto al sindaco Chiara Frontini di motivare il compenso.
“L’indennità - ha spiegato la prima cittadina - è collegata ad una serie di obiettivi a loro volta legati al piano di risanamento dell’azienda”. Difatti, Ferrari potrà beneficiare di 67mila euro l’anno come parte fissa e 28mila come bonus. Una sorta di premio al merito, se e quando ci sarà. “Questo - ha concluso Frontini - significa fare una scommessa importante su una società che, sottolineo, in passato si voleva vendere. I nostri predecessori hanno cercato di privatizzare Francigena, lasciandola in predissesto. Noi invece vogliamo investire sul futuro e nelle risorse umane”.
In poche parole: “Il compenso è nei termini di legge”. Del resto, già a dicembre - quando si vociferava dell’addio di Serpa - in più di qualcuno si interrogava sullo stipendio del numero uno di Francigena, che allora guadagnava una cifra vicina ai 44mila euro lordi senza bonus e benefit. Evidentemente, la busta paga doveva essere, nei piani dell’amministrazione Frontini, leggermente più interessante per puntare ad attrarre figure esperte ed in linea col pensiero della giunta.
