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Cronaca

Festa della Repubblica, il monito del prefetto: "Alimentare i valori della democrazia deve essere un impegno di tutti"

In piazza dei Caduti le celebrazioni del 2 giugno alla presenza delle autorità militari, civili, politiche e religiose della provincia

La Repubblica compie 77 anni. In piazza dei Caduti a Viterbo la tradizionale cerimonia per celebrare il 2 giugno alla presenza delle autorità militari, civili, politiche e religiose della provincia.

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Dopo aver letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il prefetto Antonio Cananà ha detto: "Se le nostre madri e padri costituenti hanno potuto dare vita alla costituzione è perché i nostri genitori e nonni il 2 giugno hanno deciso di dare una svolta radicale al paese. Non più una monarchia ma una repubblica fondata sul lavoro, uno stato di diritto per tutti senza alcuna distinzione, uno stato che ripudia la guerra. È stata una scelta lungimirante, che oggi ci consente di avere il privilegio di vivere in libertà, pace e democrazia. Alimentare e consolidare i valori della democrazia deve essere un impegno per tutti, istituzioni e cittadini".

Chiara Frontini-13

"77 anni fa - ha detto la sindaca di Viterbo Chiara Frontini - è iniziata una nuova stagione politica e sociale per l'Italia, secondo principi che ancora oggi hanno la loro forza e modernità. Madri e padri costituenti hanno riscritto lo scheletro della nostra nazione a cui è seguita anche una crescita economica. Oggi la situazione, seppur diversa, non è meno grave di quella che ha preceduto la nascita della Repubblica: la pandemia, la crisi economica e la guerra alle porte dell'Europa. Per ciò, in questo 2 giugno 2023, siamo chiamati a difendere il patrimonio delle nostre istituzioni, a fare la nostra parte al fianco dello stato. La festa della Repubblica oggi è quella di un popolo che sa essere comunità. Una comunità che con partecipazione, responsabilità collettiva e senso civico prende parte ai cambiamenti della collettività. È un diritto e un dovere".

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Diversi i cittadini presenti alla cerimonia. A loro si è rivolto il presidente della Provincia Alessandro Romoli. "La vostra presenza qui è dimostrazione di democrazia. 77 anni fa è stata scritta la prima pagina di un grande libro. Allora il futuro faceva paura ma aver scelto la Repubblica è stato un urlo di libertà. Ora tocca a noi continuare a prenderci cura della Repubblica e della democrazia che necessita di tutte le nostre attenzioni. Continuiamo a scrivere il nostro futuro, non uscendo però dalla strada tracciata dai nostri padri e dalle nostre madri".

GALLERY | Le foto della festa della Repubblica a Viterbo

Poi l'intervento del professor Elio D'Auria, già titolare della cattedra di Storia contemporanea all'università della Tuscia.

Celebrazioni festa della Repubblica-2

La cerimonia è iniziata alle 10 con lo schieramento del plotone d'onore interforze, l'ingresso dei medaglieri e dei labari delle associazioni combattentistiche e d'arma e dei gonfaloni della città e della provincia di Viterbo. Poi l'alzabandiera e la deposizione, da parte di prefetto, presidente della Provincia e sindaca di Viterbo, della corona al momento ai Caduti.

Celebrazioni festa della Repubblica

Prima del termine della cerimonia sono state consegnate le onorificenze dell'ordine al merito della Repubblica ad alcuni cittadini per le benemerenze acquisite verso la nazione.

È stato insignito del titolo di ufficiale il generale dell'Esercito Claudio Fàzari. Il titolo di cavaliere, invece, è andato al colonnello dell'Aviazione dell'esercito Guido Bulsei, ai maggiori dell'Esercito Luca Cruciato e Davide Francesco Ricciardi, ai luogotenente carica speciale dell'arma dei carabinieri Omar Crivella ed Enrico Ferretti, all'ispettore superiore tecnico della polizia di stato Mario Ciaccio, ai luogotenenti carica speciale della guardia di finanza Marco Bianchi e Giampiero Giuliobello, a Elisa Quadraccia, dirigente del ministero dell'Economia e finanze.

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