Furto d'auto in centro, arrestato anziano: il giorno prima era stato fermato su un'altra macchina rubata
L'uomo, di 72 anni, ha venduto anche i due cellulari trovati nel veicolo per 35 euro
Furto di un'auto dietro piazza del Comune, ieri mattina i poliziotti della squadra mobile di Viterbo hanno arrestato un 72enne per furto.
Il furto dell'auto
Come ricostruito dalla rapida indagine degli agenti, grazie anche alla visione delle telecamere di videosorveglianza del comune, "l’uomo, passeggiando per il centro con le braccia incrociate dietro alla schiena, ha notato - ricostruisce la questura - un’auto parcheggiata con lo sportello del lato passeggero aperto e con il motore acceso. Il proprietario del veicolo, infatti, era sceso al volo per entrare in un esercizio commerciale. A quel punto il ladro ha chiuso dolcemente lo sportello aperto, è entrato in auto ed è andato via".
Il precedente
Quando il proprietario della macchina è uscito dal negozio ha fatto l'amara sorpresa: si è accorto del furto subito e ha chiamato subito la polizia. Gli agenti della squadra mobile, avviate le indagini, hanno riconosciuto immediatamente il 72enne. "Proprio il giorno prima - rivela la questura - era stato denunciato dagli stessi poliziotti per ricettazione di un’altra auto provento di furto, poi restituita al legittimo titolare".
La vendita dei cellulari
Gli agenti si sono messi alla ricerca dell'anziano, trovandolo vicino all'auto rubata parcheggiata nei pressi di un ufficio postale. "L’uomo - riporta la questura - era in possesso delle chiavi dell’auto, all’interno della quale c'era ancora il portafoglio della vittima, mentre mancavano i suoi due telefoni cellulari, recuperati successivamente nel negozio di un afgano che li aveva acquistati entrambi per 35 euro. La stessa somma è stata rinvenuta nelle tasche del ladro".
L'arresto
Il 72enne è stato arrestato per furto e, su disposizione della procura, messo ai domiciliari. Lo straniero che ha comprato i cellulari, invece, è stato denunciato per ricettazione. L’auto, il portafogli e i due telefoni sono stati restituiti al legittimo proprietario. "L’indagato - sottolinea la questura - è stato arrestato in fase di indagine preliminare, fatto salvo il principio della presunzione di innocenza".
