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“Tra terra e mare” / Tarquinia

Siti sommersi, l'esperto: "Vi racconto come recuperiamo manufatti e opere architettoniche subacquee"

Marco Ciabattoni protagonista del quarto appuntamento di "Tra terra e mare" organizzato dalla Società tarquiniense d'arte e storia

I siti sommersi e le nuove tecnologie applicate alla diagnostica subacquea saranno il tema del quarto appuntamento del ciclo di conferenze “Tra terra e mare” organizzato dalla Società tarquiniense d’arte e storia (Stas). A parlarne, il 27 luglio, alle 21,30, al parco Palombini, al civico 25 di via della Ripa, a Tarquinia, il docente alla Scuola di alta formazione e studio dell’Istituto centrale per il restauro (Ice), dove insegna Metodi fisici per i beni culturali, Marco Ciabattoni.

“Vedremo applicate a siti sommersi – afferma Ciabattoni - le principali tecniche di monitoraggio e le nuove metodologie diagnostiche per il consolidamento, la preservazione sul luogo e l’eventuale recupero di manufatti e opere architettoniche subacquee. In particolare, si prenderanno in esame i lavori curati da me e l’Icr negli anni: i cannoni di Marettimo in cui si è operato per limitare il processo corrosivo prodotto dalla salinità dell’acqua del mare, il “barchino” del lago di Bolsena che è stato protetto da una struttura in plexiglass per preservarne la collocazione sul posto, i mosaici di Baia, patrimonio inestimabile, sui quali sono state sperimentate varie metodologie di restauro e conservazione e che ora sono al centro di una campagna sperimentale di monitoraggio, il recupero di alcune botti in legno da una nave del 1500 nel mare della Croazia con il sistema del supporto in carbonio e, ancora, il progetto di monitoraggio del villaggio palafitticolo sempre nel lago di Bolsena”.

Funzionario diagnosta in servizio al laboratorio di fisica e controlli ambientali dell’Istituto centrale per il restauro, Ciabattoni si è laureato in medicina e chirurgia nel 1996 all’università degli studi di Roma la Sapienza ed è specializzato in medicina iperbarica. Ha conseguito il brevetto di istruttore Cmas-Nad nel 2004 ed è abilitato dal ministero della Cultura all’immersione per i fini istituzionali. Fa parte del Nucleo per gli interventi di archeologia subacquea dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr) con il quale è stato impegnato in cantieri in Italia e all’estero, occupandosi, in particolare, di nuovi metodi per il recupero degli oggetti fragili negli scavi subacquei, tra i quali l’utilizzo di fibre di carbonio.

A seguire l’incontro, un momento dedicato all’enogastronomia e alla valorizzazione delle eccellenze del territorio tarquiniese, con la partecipazione di caseificio Podda, Ape Velka, specializzata nella produzione di miele, l’oleificio Olitar e la gastronomia Alessandrelli, che proporranno assaggi e degustazioni, a cui sarà associata la presentazione di un vino della Tuscia da parte della sommelier Diletta Alessandrelli. In caso di maltempo, le conferenze, che sono a ingresso libero, si terranno a palazzo dei Priori, nella sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto.

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