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Lunedì, 29 Aprile 2024
GIUDIZIARIA / Soriano nel Cimino

Omicidio Bramucci, processo a sei: giudizio immediato anche per gli ultimi arrestati

Un unico procedimento per il delitto del 58enne ucciso a colpi d'arma da fuoco a Soriano nel Cimino

Tutti e sei davanti alla stessa corte d'assise. Un unico processo per l'omicidio di Salvatore Bramucci, il 58enne ucciso a colpi d'arma da fuoco a Soriano nel Cimino. Il pm Massimiliano Siddi è pronto a chiedere il giudizio immediato e la riunificazione con il procedimento principale anche per gli ultimi due arrestati: Constantin Dan Pomirleanu, compagno della cognata della vittima, e Alessio Pizzuti.

Già imputati davanti al tribunale di Viterbo le sorelle Elisabetta e Sabrino Bacchio, rispettivamente moglie e cognata di Bramucci e ritenute ideatrici, pianificatrici e mandanti del delitto, e i killer Tonino Bacci e Lucio La Pietra. Si torna in aula il 15 aprile, per l'ascolto fiume (dalle 9,30 alle 17) dei primi testimoni. Seguiranno altre sette udienze, fino a metà luglio.

Bramucci, che stava finendo di scontare ai domiciliari una condanna per usura ed estorsione, è stato freddato in con sei colpi di pistola poco dopo essere uscito di casa. Le indagini dei carabinieri, coordinati dalla procura, sono durate un anno e mezzo e, di fatto, si sono chiuse con l'arresto di Pomirleanu e Pizzuti.

L'omicidio sarebbe "costato" almeno 30mila euro, presumibilmente pro capite. Tanto sarebbe stato pattuito con i killer, che con quei soldi sarebbero stati pronti a comprarsi casa, dalle sorelle Bacchio. "La visita costicchia - scrive Sabrina in un messaggio Whatsapp ad Elisabetta -. Il professore che ti vorrebbe operare vuole 30". Per gli inquirenti, "il professore" è Bacci mentre "30" i 30mila euro che avrebbe chiesto per portare a termine l'azione. Tutte le conversazioni e le intercettazioni finite negli atti dell'inchiesta saranno trascritte da un perito a cui ieri il tribunale ha conferito l'incarico.

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