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IL PUNTO / Soriano nel Cimino

Omicidio Bramucci | Gli inquirenti svelano: "Per il delitto collegamenti tra assassini e conoscenti della vittima"

Dalla premeditazione all'omicidio, fino agli arresti: il punto degli inquirenti sul delitto di Salvatore Bramucci, ucciso con sei colpi di arma da fuoco il 7 agosto a Soriano nel Cimino

Sono cinque gli indagati per l'omicidio di Salvatore Bramucci, il 58enne ucciso a Soriano nel Cimino con sei colpi di arma da fuoco alla testa e sul corpo - questo è emerso dagli accertamenti cadaverici - il 7 agosto scorso. Le indagini sono per omicidio aggravato dalla premeditazione, ricettazione - perché una delle auto usate per l'agguato è risultata rubata -, porto e detenzione illegale di armi da fuoco. Dei cinque indagati, due sono stati arrestati e reclusi nel carcere di Mammagialla. Si tratta di due 48enne di Roma e Guidonia Montecelio. "Sono emersi collegamenti - rivela la procura - che costoro, in relazione all'omicidio, mantenevano con diversi soggetti, alcuni anche prossimi all'ambiente relazionale della vittima, nei confronti dei quali sono in corso accertamenti".

L'agguato

Il 7 agosto scorso, poco dopo le 8, a Soriano nel Cimino, Bramucci, appena uscito dalla sua abitazione, è stato bloccato mentre si trovava alla guida della sua auto e assassinato con diversi colpi di arma da fuoco. "Le indagini immediate avviate - fa sapere la procura - hanno messo subito in evidenza che il delitto era il frutto di un agguato organizzato in ogni minimo dettaglio, preceduto anche da sopralluoghi nella zona dell'omicidio. È stata scandagliata, quindi, la vita della vittima e sono state messe sotto stretta osservazione le relazioni che il predetto teneva anche in ambienti criminali". Bramucci nel 2007 era stato arrestato in un'operazione su furti nei cantieri, estorsione, usura e ricettazione. A inizio 2020 era finito nuovamente in manette per usura ed estorsione: ha patteggiato la pena in tribunale - 3 anni e 4 mesi -, che stava finendo di scontare ai domiciliari.

Il commando

FOTOCRONACA | Omicidio Bramucci: la vittima, l'auto crivellata e la fuga del commando

Tre le persone entrate in azione il 7 agosto, con una Smart e una Alfa Romeo Giulietta che sarebbe stata rubata a giugno. "A bordo delle due auto - ricostruisce la procura - hanno raggiunto la località rurale di Acquafredda - Basso della Campana dove hanno atteso l'uscita dalla propria abitazione della vittima, gli hanno bloccato la strada e a distanza ravvicinata gli hanno esploso sei colpi di arma da fuoco al capo e alla parte superiore del corpo, provocandone la morte immediatamente".

Gli arresti

Omicidio Salvatore Bramucci - L'auto con il foro di proiettileDei tre, due sono stati arrestati e reclusi nel carcere di Mammagialla. "Hanno preso parte al gruppo di fuoco - informa la procura -. Sono emersi collegamenti che costoro, in relazione all'omicidio, mantenevano con diversi soggetti, alcuni anche prossimi all'ambiente relazionale della vittima, nei confronti dei quali sono in corso accertamenti". Alle prime luci dell'alba di ieri, decine di carabinieri del comando provinciale di Viterbo, con la collaborazione dei colleghi di Roma, dei reparti speciali del Ros e del nucleo elicotteri di Pratica di Mare nonché di unità del nucleo carabinieri cinofili di Santa Maria di Galeria, hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Viterbo su richiesta della procura, nonché diverse perquisizioni e sequestri. "I provvedimenti eseguiti rappresentano un primo risultato investigativo che dovrà essere sviluppato nel prossimo futuro", puntualizza la procura.

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