Sutri si trasforma in un set cinematografico, iniziate riprese della "Morte ci divide"
Il borgo allestito a piccolo centro medievale ospita un cast e un cast tecnico di eccezionale caratura, le riprese dureranno sei settimane e saranno effettuate tra Sutri e Frascati
Ancora un set cinematografico nella Tuscia, questa volta è il borgo di Sutri ad ospitare le riprese di " Death do us part" (La morte ci divide). Il film, una produzione Play entertainment, è tratto dal racconto popolare "La morte della fanciulla" che si svolge nell'Italia medievale ai tempi della prima pandemia di peste nera. Il genere è una commedia dark al centro della quale vi è una storia d'amore decisamnete singolare, in cui leggenda, folklore e realtà si mescolano. Le scene girate in costume sono accompagnate da canzoni e musica, che hanno un ruolo fondamentale anche se non si tratta di un vero e proprio musical tradizionale. Sutri fa un salto nel tempo e ritorna nel medioevo, riportando nel presente concetti che hanno reso magica e mistica l'età di mezzo: l’ignoto, le superstizioni, i pregiudizi e l’eterna paura della morte.
La regia
La Morte ci divide è diretto da due giovani registi americani: David Chavez-Grant e Abigail Ory, quest’ultima ne firma anche la sceneggiatura insieme a Masha Strasburger e Francesca Marciano.
Il cast e il cast tecnico
Eccezionali i nomi del cast : Laura Morante, Alan Cumming, Ari’el Stachel, Zara Devlin, Riccardo De Rinaldis, Ian O’Reilly, Lidia Vitale, Darko Peric e Claudio Bigagli. Oltre a cast tanti i professionisti che hanno lavorato a produzioni famose e di successo: la scenografia è affidata a Crispian Sallis, tre volte candidato agli Oscar per Gladiator, Driving miss Daisy e Alien, mentre i costumi sono stati realizzati da Carlo Poggioli, tra i suoi numerosi successi The Young Pope, The New Pope di Paolo Sorrentino e Cold Mountain di Anthony Minghella, la fotografia è affidata a Ferran Paredes Rubio conosciuto per Indivisibili, Mozzarella Stories, Il Sindaco del Rione Sanità e Comandante, per cui ha ricevuto la candidatura al David di Donatello.
La trama
XIV secolo, in Europa scoppia la peste nera. Giulia, giovane donna ribelle nel piccolo e superstizioso villaggio di San Grobiano sull’appennino laziale, sogna di diventare medico, ma la società del tempo non è pronta ad assegnarle questo ruolo. L’epidemia è l’occasione per dimostrare al mondo il suo valore. Grazie al suo lavoro di guaritrice, Giulia scopre di poter vedere e interagire con la Morte stessa della quale finisce per innamorarsi, anche se rinuncerà a tutto per salvare il suo villaggio.