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CALCIO

Viterbese, si mette male. L'ultimatum di 16 calciatori e l'Aic: "Romano ha 72 ore per pagare gli stipendi"

Clamoroso colpo di scena nella vicenda stipendi: saltano le trattative tra squadra e società

Adesso per la Viterbese ed il suo presidente, Marco Arturo Romano, comincia a mettersi male. Ieri sera, infatti, secondo autorevoli fonti romane, sedici calciatori gialloblù e l’Assocalciatori avrebbero inviato una pec alla società di via della Palazzina il cui contenuto, sostanzialmente, sarebbe un ultimatum: 72 ore di tempo per saldare gli stipendi arretrati. Una svolta per certi versi clamorosa che preoccupa e non poco soprattutto i tifosi, già condannati ad assistere alla retrocessione in D del club. 

La trattativa imbastita da Romano e condotta dall’avvocato Luca Tilia (secondo fonti giornalistiche unico presente al Rocchi in queste giornate) con i calciatori, dunque, sarebbe saltata. Nella pec, l’avvocato dell’Aic, Luca Miranda, assieme ai sedici giocatori avrebbe infatti chiesto di saldare entro e non oltre venerdì le mensilità non corrisposte relative ai mesi di marzo e aprile, oltre alle indennità di trasferta indicate nei contratti sottoscritti con la Viterbese. Altrimenti, tutti i calciatori si riterranno liberi dalle convocazioni per gli allenamenti che la società sta continuando a diramare, etichettate dall’Aic come “strumentalmente disciplinari”. 

Emerge infine un quadro che preoccupa l’Aic: “gli allenamenti” avverrebbero da alcuni giorni “senza l’ausilio di un responsabile sanitario e dello staff medico, alla presenza di persone estranee alla società che non sono legate alla Viterbese né da cariche dirigenziali né da contratti depositati come previsto dalle norme”. Al netto di tutto ciò, la domanda dei supporters dei leoni ora è un’altra: riuscirà il presidente Romano a saldare gli stipendi?

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