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La scrittrice Cristina Vignato ospite a Roma nell'atelier dell'artista Valentina De Martini per presentare "Ni sipeli-l'amore libera"

Nell’atelier della nota artista romana Valentina De Martini, dove sarà presenta anche l’attrice Dalal Suleiman, l'autrice leggerà brani tratti dal romanzo

Giovedi 25 maggio dalle ore 18,30 nell’atelier della nota artista romana Valentina De Martini, l’attrice Dalal Suleiman leggerà brani tratti dal romanzo “Ni Sipeli, l’amore libera”, in compagnia dell’autrice Cristina Vignato che ha da poco pubblicato il suo primo romanzo ispirato a una storia vera.

Quella di Roma è una delle tappe del ciclo di presentazioni che la scrittrice vicentina sta facendo sul territorio nazionale. Ad introdurre Federica Di Stefano, la curatrice di Valentina De Martini, che illustrerà anche le collezioni dell’artista, Archè e NaturalMente, raccontandone percorsi e ispirazioni creative. Tra narrativa e pittura, scrittrice e pittrice sveleranno particolari e dettagli inediti, ciascuna sui personali vissuti e sulle opere, di carta o tela, che caratterizzano le loro necessità espressive. Entrambe animate da un moto interiore accomunato da una parola chiave che è l’amore: per la natura e gli animali, la spiritualità e l’esotico, il colore e la ricerca di un equilibrio armonico da condividere. Una lo fa con le parole, attraverso i propri racconti, l’altra con coloratissime pennellate, segno distintivo delle sue opere pittoriche.

Archè_Esposizione_ValentinaDeMartini e federicaDiStefano

Cristina Vignato, al suo esordio con la stesura del suo primo romanzo – ma con alle spalle già molteplici esperienze di pubblicazioni in contesti di altro genere che riguardano la sua professione parlerà del suo libro Ni sipeli, l’amore libera, di come è nato e di cosa tratta. Una storia basata su reali accadimenti, ambientata metà a Cuba e metà a Vicenza, città di origine della scrittrice. Ni sipeli è la parola che l’autrice ha creato per significare un incantesimo. E si ispira a quell’atmosfera avvincente che è possibile respirare solo leggendo il testo. Nella lettura, sempre più accattivante man mano che le pagine scorrono, l’incantesimo principale è proprio quello della vita, con le sue strade in salita e discesa, con gli imprevisti che diventano a volte oltraggiosi e talaltre fortuiti e provvidenziali. “Ni sipeli, l’amore libera”, è stato pubblicato a fine dicembre 2022 ma il suo successo è già evidente. Ispirato da una storia vera, è diviso in due parti e parla di due vite differenti. Vicenza 1992 e Cuba 1871, due storie che si intrecciano: quella di Emma, giovane imprenditrice vicentina, e di Onaya, ragazzina catturata e venduta a Cuba come schiava. Solo apparentemente distanti ma in verità unite proprio dalla forza dell’amore. Un parallelismo tra due mondi agli antipodi, due tempi lontani, diversi. Ad accomunare le due donne è la fede nell’Amore. La politica, le leggi, le istituzioni, le differenze sociali, tutto quello che sembra regnare nel mondo materiale crolla di fronte alla potenza di un sentimento forte che contiene i semi della libertà. La storia vera di un amore che va oltre i confini del tempo, che insegna che la vita è solo un gioco di ruoli per l’evoluzione dell’essere, dove regno spirituale e materiale si toccano di continuo perché mai separati. “Ni sipeli” è un romanzo dal quale inizialmente non ci si aspetta tanta adrenalina, tanto senso di attesa. Parte apparentemente lento, osservando la vita di alcuni personaggi scorrere. Descrive scene apparentemente scollate che poi pagina per pagina vanno a cucire un discorso intessuto tra ricordi e presente, memorie ed emozioni passate e proiezioni al futuro. Poi le speranze dei protagonisti diventano sempre più, in un crescendo, quelle del lettore. Il senso di imprevisto intrinseco nelle scene di vita e atmosfere descritte, fa molto pensare. La linea dell’amore, tanto citato e presente lungo tutte le atmosfere create in ogni ambientazione, vuole sottolinearne il significato dalla prima all’ultima riga d’inchiostro. Un amore tra esseri umani, superiore alle esistenze di ciascuno, oltre gli sguardi terreni, che unisce soprattutto quando, ormai senza più speranze alcune, ci si sbilancia ad accoglierlo e a farlo proliferare, moltiplicandone la potenza e le energie inconsapevoli. Proprio in quei momenti, l’autrice conduce in una discesa dentro se stessi dove, calandosi poco a poco, si dispiega un senso profondo delle cose, tra le trame di una narrativa che può far bene a tutti e piacere ad un pubblico non solo femminile, come inizialmente potrebbe apparire anche solo dal titolo “Ni Sipeli, l’amore libera”. Un romanzo che scardina tutto ciò che sembra definito e vuole dare all’amore il potere di cambiare il susseguirsi degli eventi. 

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