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VERGOGNA IN PIENO CENTRO / Centro Storico / Piazza del Comune

Fanno falò con le foglie delle palme e pisciano in un angolo: così i baby-vandali sfregiano il cortile dei Priori

Il giardino di piazza del Comune ostaggio di una banda di giovani teppisti: scritte dappertutto, falò in pieno giorno e urina. Il tutto nell’indifferenza più totale

“Benvenuti all’inferno”, recita una delle tante scritte fatte col pennarello su uno dei muri del giardino dei Priori. E c’è da crederci, purtroppo. Da qualche settimana, infatti, il cortile del 1600 è diventato teatro di eventi che definire vergognosi è un eufemismo: un gruppo di baby-vandali lo sta deturpando, trattandolo come se fosse il salotto (o addirittura il cesso) di casa loro.

I FALÓ IN PIENO GIORNO

Degrado giardino dei Priori-2

Il giardino è luogo di ritrovo di una comitiva di giovani che, al pomeriggio, si dà appuntamento lì per trascorrere il dopo scuola. Ma ben presto, i ragazzi devono essersi accorti di stare scomodi, per questo hanno ben pensato di spostare le panchine installate sotto ai portici e portarle di sotto. Non contenti, avevano anche messo un tavolino con tanto di sedie, probabilmente rubato a qualche bar della zona, ma grazie al cielo qualcuno ha avuto il buonsenso di rimuoverlo dopo le prime segnalazioni. Tutto qui? Affatto, perché si sono spinti ben oltre. Dopo aver disposto le panchine a mo’ di salottino, i teppisti hanno trasformato un’insenatura della parate in un vero e proprio camino, dove bruciano le foglie che staccano dalle palme del giardino per riscaldarsi. Come dimostrato dai residui lasciati sul posto, ancora visibili. Il tutto in pieno giorno. Ci sarebbe da ridere, peccato sia tutto vero.

ORINANO IN UN ANGOLO 

Degrado cortile dei Priori-2

E, dopo il salotto con tanto di focolare, ti privi del vespasiano? Questi ragazzi fanno proprio come se fossero a casa loro e, comodamente, senza spostarsi di neanche un metro, orinano in un angolo. C’è pure l’indicazione: “piscia qui”, con rigorosa freccia ad indicare il punto. Così da non sbagliare. L’odore è quasi nauseabondo, vien da chiedersi come facciano loro a starsene pochi centimetri più in là senza sentirlo.

LE SCRITTE

Degrado cortile dei Priori-3

A completare questo quadro del degrado non possono mancare le scritte. Decine, forse centinaia, incise sui muri del cortile. Per non parlare dei disegni fallici. C’è di tutto, richieste d’amore (“ti chiedo un bo****no per San Valentino”), frasi non-sense, bestemmie ed insulti randomici. E quel “Benvenuti all’inferno” ad accogliere. Pitture rupestri che denotano uno spessore culturale non indifferente. Dulcis in fundo c’è anche chi lascia per iscritto su una parete il proprio Id di Instagram, se non il nome, così da essere facilmente reperibile. Quando si dice massima discrezione. 

Quattrocento anni di storia e di bellezza annientati in poche settimane da una banda di ragazzini senza rispetto. E nell’indifferenza più totale, dato che tutto accade alle luce del giorno senza che nessuno muova un dito. Il brutto è che qualcuno, c’è da scommetterci, proverà a giustificarli parlando di “ragazzate”. Ma a tutto c’è, o meglio, deve esserci un limite, altrimenti siamo nel paleolitico. Della serie, cronache da una città allo sbando.

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