rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
L’INTERVISTA

L'odissea di un disabile sulle strade di Viterbo: "Piene di buche e marciapiedi impraticabili con la carrozzina”

Ernani Rotellini, costretto sulla sedia a rotelle, racconta i disagi che deve affrontare tutti i giorni: "Resto a casa il più possibile per non rischiare grosso". L'appello alla sindaca Chiara Frontini

Ernani Rotellini ogni mattina deve svegliarsi e sa che percorrere le strade di Viterbo, per lui, sarà un’impresa quasi impossibile. L'uomo è costretto sulla sedia a rotelle e tutti i giorni deve attraversare vie costellate di buche e marciapiedi sconnessi e impercorribili a causa delle erbacce. Eppure Rotellini fino a una decina di anni fa conduceva una vita decisamente attiva: “Ho giocato 20 anni a basket con la Garbini Viterbo, sono fisicamente un atleta. Dopo ho fatto i corsi d’allenatore per la squadra femminile e per quella maschile, poi ho deciso di cominciare a giocare tennis. Ho preso 10 lezioni e ho fatto l’over 45-50-55. Così sono diventato io a mia volta maestro di tennis a livello nazionale con la Fit”. Poi, nel 2012, è iniziato l’incubo: “A causa di un dente, mi è partito uno staffilococco aureus che mi ha causato un ascesso cerebrale nel parietale destro. Sono stato ricoverato e il 14 luglio mi sono sottoposto al primo intervento di pulizia dell’ascesso, che purtroppo si è formato nuovamente due settimane dopo. Ho fatto il secondo intervento e a quel punto sono diventato paralizzato nella parte destra, emiplegico con ipertono”. 

Insomma, da uomo di sport nel giro di pochi mesi Rotellini è diventato a tutti gli effetti un disabile. “Sono finito alla fine della giornata perché i muscoli tirano e devono essere compensati con quelli di destra, non sono in grado di camminare perché provo la stessa fatica che proverei spostando un armadio. Lotto col mio corpo, non riesco a prendere in mano una penna o un foglio perché la sensibilità è nettamente diminuita”. Nel 2022, inoltre, è successa un’altra cosa che ha peggiorato la situazione. “Per dieci anni ho camminato col bastone e guidavo la macchina, poi a maggio 2022 sono caduto e mi sono fratturato femore e clavicola. Da quel momento non sono più in grado di camminare e sono costretto sulla carrozzina. Abitavo in centro, ho dovuto vendere l’auto per trasferirmi sulla Cassia, dove c’era l’unica casa con ascensore”. E quindi per spostarsi Rotellini deve fare dei bei viaggetti. Spesso pieni di insidie.

“Pensavo - spiega - di avere problemi legati al traffico dell’incrocio col semaforo che va a Belcolle e quello di porta Romana, invece il vero problema sono le buche. Una cosa vergognosa. Ho rischiato più volte di cappottare la carrozzina, sono terrorizzato. Ma è possibile che le strade siano tenute in questa maniera? Anche nel 2012 erano brutte ma 10 anni dopo sono diventate vergognose. Amici di Roma quando vengono mi chiedono come è possibile che Viterbo sia ridotta in questa maniera”. Eppure, la sua sedia a rotelle è abbastanza prestante. “È una Rolls Royce, ha comandi particolari e gira sul posto, ha le trombe e le luci. Ma la ruota è fisica, non riesce scavalcare una buca. Una volta sono rimasto bloccato con la ruota dentro una buca e la gente che passava ha dovuto tirarmi fuori”. Alcune strade sono messe peggio di altre. “Io vado dal fisioterapista al Carmine, quella strada è tragica. Al semaforo di porta del Carmine devo stare a sinistra per non mettermi nel traffico ed è una cosa non ci si crede, pezzi asfalto sprofondati, 15 centimetri di buche”. Un percorso di guerra, praticamente. “Un altro pericolo è la Cassia, con buche enormi che mi costringono a stare nel centro strada”. Rotellini non si muove molto per un semplice motivo. “Esco non piu di 3/4 volte a settimana, di cui 2 dal fisioterapista e due al bar. Questo perché correre il rischio di buche per fare una passaggiata non mi pare onesto con me stesso, è un rischio troppo grosso”. 

Anche i marciapiedi sono un guaio. “Alcuni sono impraticabili e pieni di erbacce, oppure sono stretti e c’è il rischio di essere investiti. Altri hanno dei pali piantati nel mezzo, impedendo il passaggio della carrozzina. Le barriere architettoniche a Viterbo sono quasi nel 90% dei posti”. Ernani si rivolge al sindaco Chiara Frontini. “A lei chiedo di dare una sistemata alle strade, devono pensare che ci sono persone come me che le frequentano. Ad una macchina si rompe l’ammortizzatore e un motorino può cadere, ma poi ci siamo noi che siamo veramente impiccati”. Infine, l’ultima richiesta. “Controllare maggiormente gli stalli riservati ai disabili che spesso, pur se numerati e personali, vengono occupati abusivamente”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'odissea di un disabile sulle strade di Viterbo: "Piene di buche e marciapiedi impraticabili con la carrozzina”

ViterboToday è in caricamento