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GIUDIZIARIA

Carcere di Mammagialla | Detenuto impiccato in cella, rinviati a giudizio agente della penitenziaria e due sanitari

Il gup del tribunale di Viterbo ha invece assolto l'ex direttore del penitenziario per la morte di Andrea Di Nino

Tre rinvii a giudizio e una assoluzione per la morte di Andrea Di Nino, 36enne detenuto a Mammagialla trovato impiccato in cella quattro anni fa. 

Il gup del tribunale di Viterbo, Giacomo Autizi, ieri pomeriggio ha accolto la richiesta del pm Michele Adragna di rinvio a giudizio per omicidio colposo per due operatori sanitari e un agente di polizia penitenziaria. Respinta, invece, la richiesta di condanna a quattro mesi di reclusione per l'ex direttore del carcere di Viterbo. Quest'ultimo, difeso dall'avvocato Marco Russo, aveva scelto il rito abbreviato. Il gup lo ha assolto. 

Per i tre imputati rinviati a giudizio l'inizio del processo è fissato per settembre 2023. Tredici i familiari di Di Nino che si sono costituiti parte civile: i cinque figli e gli otto fratelli. 

Per la famiglia, il 36enne non avrebbe mai potuto suicidarsi. È stato trovato impiccato in cella di isolamento intorno alle 22 del 21 maggio 2018. In carcere da un paio di anni per droga, era stato trasferito a Mammagialla pochi mesi prima di morire. Sarebbe uscito di lì a un anno.

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