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Lunedì, 29 Aprile 2024
EMERGENZA CARCERE

La polizia penitenziaria "alza la voce", presidio sindacale davanti a Mammagialla

Massimo Costantino (Fns Cisl): "Garantire la sicurezza nelle carceri e per la comunità è difficile. Il personale è stremato"

La polizia penitenziaria "alza la voce" contro l'ingestibile realtà delle carceri nel Lazio. Un'emergenza ormai segnalata da più parti e in più sedi, ma che fino ad oggi ancora non ha trovato una soluzione definitiva. Questa mattina, giovedì 21 marzo, davanti al carcere di Viterbo, così come davanti ad altre strutture carcerarie del Lazio, le sigle sindacali della polizia penitenziaria hanno portato "in piazza" un presidio. "Dopo lo stato di agitazione indetto lo scorso 5 marzo oggi abbiamo deciso di scendere in piazza e organizzare i presidi davanti agli istituti penitenziari di Viterbo e del Lazio"  hanno spiegato i sindacati. Sappe, Osapp, UilPa, Uspp, Fns Cisl, Cnpp sono le sigle sindacali che hanno organizzato la "vertenza" che si è svolta davanti alle sedi della prefettura di Rieti, del carcere di Regina Coeli, delle case circondariali di Latina e di Frosinone.   

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Massimo Costantino (Fns Cisl): "Il personale è stremato"

"I presidi istituiti oggi sono per evidenziare la gravità della situazione in cui versano gli istituti penitenziari e sedi e servizi vari di tutta la regione e la necessità di risposte rapide e concrete da parte delle autorità competenti per garantire sicurezza e dignità sia per i lavoratori che per i detenuti al fine di miglioramento le condizioni lavorative di tutto il personale, incrementare il personale in ogni sede tramite lo scorrimento delle graduatorie per gli Istituti laziali e le sedi extramoenia, collegati alla mobilità nazionale 2023 da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria - spiega Massimo Costantino segretario generale Fns Cisl - Tali presidi non sono solo rivolti al personale del Corpo di Polizia Penitenziaria ma, anche, alle due altre rispettive aree contrattuali quali Area Negoziale dei Dirigenti Penitenziari ed Area Negoziale dei Dirigenti di Polizia Penitenziaria. Per la Fns Cisl occorre garantire e tutelare il personale , perché la grave carenza di personale attualmente è superiore a circa, mille unità di tutti i ruoli, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità. Per la Fns Cisl ora come non mai servono interventi concreti ed urgenti il personale e’ stremato".

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Le rivendicazioni

"Le nostre rivendicazioni alla base della protesta, considerato la carenza di personale nella regione di 900 unità su 3700 previste e un sovraffollamento di oltre 6500 detenuti rispetto ai 4800 posti disponibili che necessitano di urgenti misure a sostegno della sicurezza nei servizi, interventi che non possono più essere ignorati e sono:

● l'immediata apertura al limite previsto del monte ore straordinario, fissato dal Gusweb, da 41 ore a 60 ore visto lo stato di emergenza delle carceri laziali, imposto dal Prap Lam in modo unilaterale
● Inosservanza delle norme e dei regolamenti in tema di organizzazione del lavoro pianificazione dei servizi e delle corrette relazioni sindacali

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La procedura di vertenza:

● Interruzione immediata di tutte le trattative sindacali nella regione Lazio
● Sospensione degli interpelli per il Prap
● Avvio di presidi fissi in diverse citta laziali nella giornata del 21 marzo 2024: di Roma, Viterbo, Latina, Frosinone, Rieti
● Diffida alle direzioni di assumere ogni decisione unilaterale, comprese quelle attinenti al piano ferie estivo 2024 del personale di polizia penitenziaria
● Auspichiamo urgenti interventi per scorrimento delle graduatorie per gli Istituti laziali e sedi extramoenia, collegati alla mobilità nazionale 2023 da parte del Dap

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