Omicidio Bramucci, la moglie davanti al gip

Omicidio di Salvatore Bramucci, terzo giorno in carcere per la moglie Elisabetta Bacchio. Da martedì la 46enne è reclusa nella sezione femminile del penitenziario di Civitavecchia per omicidio volontario.

Oggi, alle 14, comparirà davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia. La vedova potrà avvalersi della facoltà di non rispondere, rilasciare spontanee dichiarazioni o rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari e iniziare a dare la sua versione dei fatti su quelle accuse spiegate dagli inquirenti in ben 174 pagine di ordinanza d'arresto.

Secondo gli investigatori, coordinati dal pm Massimiliano Siddi, Elisabetta Bacchio sarebbe stata la principale ideatrice e la mandante dell'omicidio del marito 58enne avvenuto nell'estate di un anno fa a Soriano nel Cimino. Il movente ipotizzato è sì economico ma soprattutto da ricercare in quei maltrattamenti che la donna, a detta sua, avrebbe subito negli anni dal marito, da lei descritto come prepotente, geloso e che le lasciava poca libertà. Maltrattamenti se non fisici, quantomeno psicologici.

"Io non lo sopporto più", avrebbe confidato la 46enne alla sorella maggiore Sabrina, che di anni ne ha 48, a cui quel cognanto non era mai piaciuto e con cui era in pessimi rapporti. Da qui nasce il piano delle due per far fuori Bramucci. Anche Sabrina Bacchio è in carcere, ormai da un anno, con l'accusa di essere stata la pianificatrice diretta dell'omicidio assoldando anche i killer.

Un commando di fuoco entrato in azione la mattina del 7 agosto 2022. La vittima è appena uscito da casa. È alla guida dell'auto quando gli viene sbarrata la strada per poi essere freddato con sei colpi di pistola. Un agguato in piena regola, anticipato da sopralluoghi sulla scena del delitto e dalla condivisione di una serie di informazioni sulle abitudini del 58enne che, secondo gli inquirenti, non possono che essere partite dalla moglie.