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Domenica, 28 Aprile 2024
PROCESSO BIS / Ronciglione

Morte di Maria Sestina Arcuri, corte di appello dritta verso la sentenza per il fidanzato Andrea Landolfi

I giudici di secondo grado hanno detto "no" al proseguimento del processo con nuovi testimoni e perizie

Morte di Maria Sestina Arcuri, la Corte d'appello di Roma dritta verso la sentenza di secondo grado per il fidanzato della 26enne morta dopo essere precipitata dalle scale della casa di Ronciglione della nonna di lui tra il 3 e il 4 febbraio 2019.

I giudici della corte d'assise hanno rigettato le istanze avanzate dalla procura generale. L'accusa aveva chiesto di poter sentire altri dieci testimoni durante il processo e di far fare due perizie: una medico-legale e un'altra sul sistema utilizzato dal consulente della difesa Landolfi per la ricostruzione della dinamica della caduta.

Dopo aver respinto tutte le richieste, la corte ha rinviato l'udienza al prossimo 21 dicembre, quando è prevista la discussione delle parti e la sentenza che quindi arriverà prima di Natale. La procura chiede la condanna di Landolfi per omicidio volontario e omissione di soccorso ai danni della fidanzata (il tribunale di Viterbo lo ha assolto), mentre la difesa la riforma della condanna di primo grado a 4 anni per lesioni personali gravi alla nonna Mirella Iezzi che, secondo l'accusa, sarebbe stata colpita dal nipote mentre questa tentava di soccorrere Maria Sestina.

Nell'udienza di ieri i giudici di appello hanno ascoltato gli ultimi due testimoni: un carabiniere del Ris citato dall'accusa e un consulente tecnico per la difesa. Entrambi hanno riferito sulla dinamica della caduta.

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