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Lunedì, 29 Aprile 2024
DELITTO A SORIANO / Soriano nel Cimino

Omicidio di Salvatore Bramucci, chiesti 30mila euro per ucciderlo. La sorella alla moglie: "La "visita" costicchia..."

Le sorelle Bacchio tradite dal killer in carcere: "Mi devono ancora pagare, faccio vede' come vengono con me". Scena muta della vedova davanti al gip

Si dice sconvolta ma determinata a fornire la propria versione dei fatti e a smontare pezzo dopo pezzo quell’ordinanza d’arresto che martedì mattina l’ha fatta finire nel carcere di Civitavecchia accusata dell’omicidio volontario del marito Salvatore Bramucci, aggravato dalla premeditazione e in concorso con altre sette persone tra cui la sorella Sabrina. Ieri, però, Elisabetta Bacchio, vedova 46enne, si è avvalsa della facoltà di non rispondere e ha fatto scena muta davanti al Gip durante l'interrogatorio di garanzia per rogatoria. Vale a dire che davanti a sé non ha trovato lo stesso giudice (Rita Cialoni) che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare e che l’ha descritta come una donna dalla “personalità negativa e spregiudicata”, dal “rilevante spessore criminale” e dalla “assoluta assenza di freni inibitori”.

“Particolarmente elevata – rileva la gip Cialoni - la sua pericolosità sociale, anche in ragione degli acclarati legami con gli ambienti della criminalità romana, in guisa tale da ritenere del tutto concreto e attuale il pericolo di commissione di reati della stessa specie”. In riferimento al delitto del marito 58enne, Bacchio “ha persistito – scrive la gip - nel suo proposito nel corso dell'ampio lasso temporale in cui è stata svolta la pianificazione del premeditato omicidio sino al momento della sua esecuzione. Delitto ragionevolmente connesso a un intento vendicativo oltre che predatorio”.

Secondo gli inquirenti, che la ritengono la principale ideatrice e la mandante dell’omicidio, Bacchio ha “maturato il proposito omicidiario” nell’ambito della “grave crisi coniugale della coppia Bramucci/Bacchio, alla quale si affianca un movente di carattere economico, atteso che la vittima ricavava consistenti profitti illeciti che, peraltro, era solito occultare e che lo stesso Bramucci avrebbe ragionevolmente portato al seguito in occasione del suo prossimo trasferimento all'estero”.

Trasferendosi a Tenerife, infatti, il 58enne avrebbe lasciato la moglie senza un soldo. Senza quel “tesoretto” di cui in famiglia tutti sapevano, a tal punto che anche il suocero sarebbe stato chiamato da Bramucci per aiutarlo a scavare una buca nel terreno dove nascondere i soldi. Così come tutti sapevano dei rapporti ormai tesi tra i coniugi.

Elisabetta piange e lamenta di essere costantemente maltrattata dal marito. I genitori le consigliano di denunciarlo, cosa che lei non farà mai dicendo di avere paura. Ma la donna si sfoga soprattutto con la sorella maggiore Sabrina, che alla fine, già prima dell’estate del 2022, si rivolge all’amico Tonino Bacci e pianifica e organizza l’omicidio per “salvare” la 46enne. Anche Sabrina è stata arrestata, il 22 ottobre 2022.

Proprio Bacci, finito invece in carcere poche settimane dopo il delitto del 7 agosto 2022 perché ritenuto uno dei tre killer, in una memoria difensiva afferma: “Elisabetta nutriva nei confronti del marito un forte sentimento di rabbia che veniva alimentato dal perdurante assoggettamento psicologico della donna. Non solo il marito la pestava quotidianamente, tanto che i figli ritenevano non prudente allontanarsi da casa, ma le aveva dichiara il progetto di trasferirsi all’estero con la figlia di primo letto.

“Bramucci, dopo avere trascinato la moglie Elisabetta in uno stile di vita caratterizzato dagli agi tratti dalla sua fiorente attività usuraria e dalle conseguenti ripercussioni giudiziarie, si apprestava a lasciare la moglie e i figli senza una lira, risultando egli, in via ufficiale, completamente privo di mezzi. Bramucci aveva diligentemente “strozzato” anche i genitori della moglie, cui aveva prestato dei soldi in cambio di un patto che li aveva obbligati a cedergli la proprietà della casa. Bramucci in famiglia era considerato quello con i soldi, un despota a cui nulla poteva venire contestato”.

Sempre Bacci darà agli inquirenti la conferma finale del coinvolgimento nell’omicidio di Elisabetta Bacchi che, oltre ad averlo ideato, sarebbe stata la fonte delle informazioni necessarie ai sicari, veicolate tramite la sorella, sulle abitudini di vita di Bramucci. Durante un colloquio nel carcere di Mammagialla dove è recluso, il primo ottobre 2022 dice alla sorella: “Le sorelle - afferma Bacci nervoso e frustrato - mi devono pagare. Mi devono dare ancora tre, quattro piotte per stare zitto. Quella che sta a palle all’aria, quella mi deve far ridere tanto. Ma sai come ride! Mi deve compra’ tutta Trevi, me deve compra’. Mo sto bono, sto calmo... faccio vede' io le sorelle come vengono con me. Così guarda, una di qua e una di là. A me devono dare i soldi. Oh, io sto qua. A me devono incominciare a darmi i soldi liquidi. Mi hanno messo in mezzo a una cosa... Omicidio m'hanno dato, oh. La famiglia Bacchio non ha chiamato nessuno!". Soldi per l’omicidio, ma anche per restare in silenzio.

Un omicidio che sarebbe “costato” 30mila euro. Tanto sarebbe stato pattuito con i killer dalle sorelle Bacchio, secondo gli inquirenti. “Ele, tutto ok. La visita costicchia. Il professore che ti vorrebbe operare vuole 30”, scrive Sabrina a Elisabetta in un messaggio Whatsapp dopo aver incontrato, la sera del 4 giugno 2022, Bacci. Per gli inquirenti, il “professore” sarebbe proprio Bacci e “30” i 30mila euro che il sicario avrebbe chiesto per commettere il delitto. Elisabetta risponde: “Spero di risolvere senza operarmi, se Dio vuole”.

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