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I residenti di Pianoscarano: “Dieci giorni rinchiusi in casa a causa del festival ambientalista, ci è stato impedito di prendere le auto”

Gli anziani abitanti del quartiere contro la manifestazione “Immagini dal sud del mondo”

“Siamo stati costretti a non uscire di casa per via del festival, strade bloccate dalle 16 fino alla notte e vietato muovere le auto”. Gli anziani residenti di Pianoscarano contro “Immagini dal sud del mondo”, la rassegna cinematografica indipendente che si è svolta dal 1 al 10 settembre nel quartiere. La manifestazione, curata da AUCS (associazione universitaria per la cooperazione e lo sviluppo), ieri è terminata con l’ultima serata. Dieci giorni nel segno del tutto esaurito per gli organizzatori, che rivendicano il grande successo dell’iniziativa, ma di inferno per gli abitanti del posto, che non hanno gradito affatto le restrizioni alla viabilità imposte dal Comune. 

“Dalle 16 fino a mezzanotte - racconta un’anziana residente a ViterboToday - hanno chiuso tutta via della Polveriera, non siamo potuti uscire con la macchina perché i vigili hanno messo le transenne”. La kermesse ha infatti avuto luogo nella piccola piazzetta presente nella via, di fronte al circolo Arci “Il Cosmonauta”, dove sono state sistemate le sedie e montato lo schermo sul quale venivano proiettati i film. “Hanno chiuso sia l’ingresso che l’uscita per mezza giornata. Potevamo uscire solo a piedi - spiega la donna - ma ci sono persone anziane allettate o che comunque non possono muoversi liberamente per andare a fare la spesa o recarsi in farmacia”. Non è piaciuta la comunicazione del Comune: “Eravamo stati avvertiti, ma non credevamo che per dieci giorni per circa 8 ore saremmo stati tarpati in casa”. E non era consigliato neanche lasciare le auto fuori dalla zona interdetta: “È capitato, a chi ce l’ha lasciata, che dei vandali l’hanno danneggiata. Giustamente, in molti non se la sono sentita”. 

Immagini dal sud del mondo-3

“Noi - insiste la signora - siamo anziani, dove andiamo senza macchina? Alcuni non camminano proprio, perché non ce la fanno. Qualche anno fa risuccesse la stessa cosa con Caffeina, ma 10 giorni sono troppi. Non è una cosa giusta, il problema non é la festa ma il fatto che siamo stati chiusi nelle abitazioni. Tra l’altro alcuni ragazzi sono stati abbastanza prepotenti, non dovevano lasciare i furgoni in mezzo alla strada ma qualcuno se ne è fregato ed ha iniziato pure a fare lo strafottente”. Oltre ai problemi legati al divieto di muovere l’auto, ci sono stati anche altri disagi: “La prima sera a cena tremavano i vetri da quanto era alta la musica. Prima di cena c’erano gli stand, dopo proiettavano il film. Da quello che abbiamo capito, questo festival è organizzato da un’associazione che si richiama ai valori dell’ambientalismo. A me personalmente non interessa, a chi piacciono questi eventi auguro di essersi divertito e il messaggio può essere anche condivisbile, ma così non va bene. Mi rendo anche conto del fatto che loro c'entrano poco, il problema vero è chi gli ha dato il consenso”. L’anziana punta il dito contro il sindaco Frontini: “Da parte sua questa è stata una grande mancanza di rispetto nei nostri confronti. Grazie a Dio non è successo niente, ma fosse accaduto qualcosa?  Ci hanno anche detto che, in caso di malori, avremmo dovuto chiamare un’ambulanza. Cose da pazzi, una gestione davvero contorta. Non avrebbero potuto sistemarli altrove, dove non recavano fastidio a nessuno?”. 

Via della Polveriera su Google Maps-2

Ism promuove attraverso documentari, lungometraggi e cortometraggi una produzione cinematografica di qualità,  unendo estetica e linguaggio cinematografico al racconto di realtà spesso marginali. Ciò consente di prestare attenzione al valore artistico e di affrontare in parallelo temi sociali, con particolare attenzione alle realtà marginali e alle diversità culturali. Immagini dal sud del mondo punta inoltre alla sostenibilità: l’organizzazione si impegna da sempre a ridurne l’impatto ambientale incentivando il riciclo, promuovendo l’uso delle biciclette, scambiando abiti e riutilizzando i vecchi banners per creare nuovi accessori.

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