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CRONACA

Mammagialla, è allarme: cresce ancora il tasso di "sovraffollamento che tocca il 156%"

Attualmente il sovraffollamento delle carceri del Lazio è pari a + 1.044 detenuti rispetto alla capienza regolamentare

"Riceviamo da Fns Cisl e pubblichiamo"

Attualmente il sovraffollamento delle carceri del Lazio è pari a + 1.044 detenuti rispetto alla capienza regolamentare, considerato che n. 6.381 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato pubblicato su sito ministero giustizia del 30.09.2023, rispetto ad una capienza regolamentare di  detenuti prevista di n. 5.337.  

Destano particolare attenzione e preoccupazione le situazioni che si registrano in ben sette istituti penitenziari su quattordici Della n regione che presentano tassi effettivi di affollamento superiori al 140% : Latina 170%, Civitavechia 168%, Regina Coeli 165%;   Viterbo 156%; Velletri 147%; Cassino 145% Rebibbia 142%. Da segnalare che Latina e il nuovo carcere di Civitavecchia figurano tra i primi venti per tasso di affollamento effettivo ed rispettivamente al 15° e 17° posto.

Purtroppo si continua a gravare sugli Istituti Penitenziari , una competenza non propria dato che il personale si trova a gestire anche detenuti con problemi psichiatrici o , peggio ancora, detenuti che dovrebbero essere inviati nelle Rems. Purtroppo evidenziamo come tutt'ora  resta inascolata la lettera che la FNS CISL Lazio unitariamenta alle altre rappresentanza sindacali regionale  aveva inviato  , in data 20 giugno scorso , al Presidente della regione Lazio  Dr. Rocca,  dove si evidenziavano le criticità delle carceri del Lazio non ultime quelle legate alla gestione di detenuti con problemi psichiatrici e quelli attinenti alle Rems chiedendo  una apposita convocazione urgente. Zero risposte seppur trascorsi quasi 4 mesi della nota unitaria -

Giovedi scorso il 05 ottobre c/o il Ministero della Giustizia a Roma  è stato sottoscritto il Nuovo  Accordo Quadro Nazionale per il Personale non dirigente del Corpo di  Polizia penitenziaria, sostanzialmente il Contratto Integrativo Nazionale della  Polizia penitenziaria, uno strumento in più per migliorare le  condizioni di lavoro del Personale penitenziario. Dopo il rinnovo del Contratto Nazionale delle Forze di Polizia del  23 dicembre 2021 mancava questo importante accordo,che sostituisce il precedente in vigore da ben  19 anni, risalendo proprio al lontano 2004.

Il nuovo Aqn costituisce  il più importante strumento che accompagnerà nel complesso e  responsabile compito i nostri rappresentanti sindacali nel tutelare i diritti soggettivi e collettivi di colleghe e colleghi dei baschi azzurri.  Viene finalmente archiviato il precedente Aqn del 2004, spesso  maltrattato da una diffusa disapplicazione che in questi 19 anni molte realtà lavorative hanno svolto, danneggiando i diritti dei Lavoratori, delle Persone e delle loro Famiglie, ma soprattutto determinando  spesso infiniti contenziosi e problemi nella difficile organizzazione  del lavoro.

Nel Nuovo Aqn ci sono importanti novità, maggiori spazi di  partecipazione e trasparenza nelle scelte e nella attività di  verifica, controllo ed efficacia degli Accordi, che implica un senso  di responsabilità ed impegno di tutti gli attori coinvolti  nell'applicazione, a livello centrale, regionale e periferico con la  contrattazione che diventa ancor più centrale nel quotidiano dei  servizi.

La Fns Cisl Lazio chiede una forte azione da parte dell’Amministrazione Penitenziaria  nei confronti  del Personale di Polizia Penitenziaria, Direttori inclusi,  ed una vicinanza maggiore alle richieste di aiuto che pervengono da una realtà già di per se  difficile  e peggio ancor provata da  frequenti episodi con un  invio consistente e concreto  di unità di Polizia Penitenziaria tale da garantire , anche, la tutela del personale che opera  in sezione.

Il segretario generale  FNS CISL Lazio

F.to Massimo  Costantino

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