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GIUDIZIARIA

Narcotizzate, stuprate e filmate: tre donne parti civili contro Ubaldo Manuali

Al via il processo al netturbino accusato di violenza sessuale: il tribunale ha acquisito le immagini degli abusi inviate agli amici. Tra le vittime anche una di Capranica

Tre parti civili contro Ubaldo Manuali. Sono le tre donne, di cui una di Capranica, che sarebbero state narcotizzate, stuprate e filmate dal netturbino romano di 59 anni. L'uomo, attualmente ai domiciliari, ieri è comparso davanti al collegio dei giudici, accompagnato dalla figlia, per l'avvio del processo per violenza sessuale e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. In aula anche due delle tre presunte vittime.

Il tribunale di Viterbo ha acquisito le immagini delle presunte violenze estrapolate dal cellulare di Manuali e finite su un pen-drive, nonché i verbali di sequestro e perquisizione e le altre prove scientifiche e documentali tra cui la cartella clinica di una delle donne. L'udienza è stata rinviata a martedì prossimo per l'ascolto di due delle tre presunte vittime. La terza, invece, sarà ascoltata il 12 marzo insieme a un agente della polizia di Roma e all'ingegnere a cui la procura di Viterbo ha affidato la perizia tecnica.

Per il pm Michele Adragna, foto e video sono la prova regina degli abusi. Ma a incastrare Manuali ci sarebbero anche tracce biologiche. È di Roma la donna che ha fatto partire l'inchiesta dopo aver sporto denuncia. Nel suo caso gli agenti che hanno condotto le indagini non ha trovato immagini della violenza nel cellulare del 59enne e così hanno sequestrato e fatto analizzato alcuni reperti biologici rinvenuti a casa della donna. I risultati degli esami hanno dato esito positivo: quelle tracce di liquido seminale apparterrebbero proprio al netturbino.

Manuali, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe abbordato le vittime sui social mostrandosi belloccio e romantico, facendo il piacione e il simpatico. Poi, alla prima uscita, le avrebbe narcotizzate e stuprate e durante le violenze le avrebbe filmate mentre erano incoscienti e inermi. Foto e video sarebbero finiti anche nei cellulari dei suoi amici, a cui il 59enne avrebbe inviato le immagini accompagnate da commenti ironici e sprezzanti. Nello smartphone pure le conversazioni con cui avrebbe fornito improbabili spiegazioni alle donne, che non ricordavano nulla dei rapporti sessuali.

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