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Lunedì, 29 Aprile 2024
VICINO DA INCUBO

Sputi, insulti e aggressioni ai vicini: "Noi costretti a vendere le nostre case"

L'uomo, 49 anni, è stato ammonito dal questore di Viterbo per stalking condominiale

Un vicino da incubo. È quanto hanno dovuto subire i residenti di un condominio di un quartiere di Viterbo che, esasperati, non hanno potuto far altro che rivolgeri alla polizia raccontando di atteggiamenti oltraggiosi e prevaricatori da parte dell'uomo che andavano avanti da tempo. "Continui insulti, minacce, aggressioni verbali e fisiche - hanno riportato -. In più occasioni è arrivato ad aggredirci verbalmente e fisicamente con sputi e insulti, cercando in ogni modo il contatto fisico, alcune volte brandendo anche armi improprie. Attuando condotte intrusive limitative della nostra sfera privata".

Nel mirino dell'uomo, un 49enne viterbese, sarebbero finite anche persone anziane e vulnerabili. Il risultato? "Siamo stati costretti a modificare le nostre abitudini di vita, al punto da mettere in vendita anche le case familiari", hanno lamentato i condomini. Gli agenti della polizia anticrimine, sentite le persone informate sui fatti e raccolti gli elementi di indagine, hanno fatto scattare nei confronti del 49enne l'ammonimento a firma del questore Fausto Vinci per stalking condominiale. Il provvedimento è stato emesso nella giornata di ieri, martedì 5 marzo, di iniziativa d'urgenza, anche in assenza di denuncia/querela.

L'uomo "si è reso responsabile - spiega la questura - di gravi condotte antigiuridiche, perpetrate con il fine di intimorire e perseguitare i vicini di casa. La misura di prevenzione è stata disposta al fine di tutelare le vittime da ulteriori e possibili atti di violenza fisica, psicologica o verbale, evitando così l'eventuale commissione di atti ben più gravi".

Il 49enne, all'atto della notifica dell'ammonimento, "è stato reso edotto - assicura la questura - delle conseguenze che possono derivare dalla reiterazione delle condotte per cui è stato emesso il provvedimento". Qualora reiteri la condotta, infatti, sarà possibile procedere nei suoi confronti anche d'ufficio con una denuncia all'autorità giudiziaria, anche nel caso in cui la persona offesa fosse diversa da quella per cui è stato adottato il provvedimento.

"Il destinatario della misura di prevenzione - conclude la polizia - è stato, inoltre, invitato a seguire, a titolo gratuito, un percorso di recupero comportamentale negli enti che hanno siglato con la questura di Viterbo il protocollo Zeus, con lo scopo di accogliere le persone ammonite dall'autorità di pubblica sicurezza che si sono rese responsabili di fatti riconducibili ai reati di violenza domestica o di genere".

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