Vittima di maltrattamenti in famiglia: tre misure cautelari nei confronti dei genitori e del fratello
E' stata la ragazza a chiedere aiuto ai docenti del suo istituto scolastico che hanno avvisato la questura
Obbligata dai familiari a gestire casa, a badare ai fratelli più piccoli e spesso insultata e malmenata per futili motivi. La squadra mobilie nei giorni scorsi ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ragazza nei confronti dei genitori e del fratello più grande della vittima. E' stata la ragazza, di origine senegalese ma residente nella provincia di Viterbo, a chiedere aiuto ai docenti del suo istituto scolastico. Gli insegnanti hanno immediatamente contattato la questura e la sera stessa gli agenti, dopo gli accertamenti del caso, in accordo con la Procura della Repubblica hanno affidato la ragazza maggiorenne agli operatori del centro antiviolenza "Penelope" di Viterbo che l'ha inviata presso una casa rifugio. All'esito delle indagini il giudice per le indagini preliminari ha emesso il provvedimento a carico dei familiari della giovane donna disponendo anche a danno del padre l'applicazione del braccialetto elettronico.