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Martedì, 30 Aprile 2024
DA PALAZZO

La giunta Frontini dopo il ritiro | Nessun rimpasto ma Sgarbi è a rischio: "Noi a darci da fare, lui non si fa vedere"

L'amministrazione (quasi) al completo si è riunita a Soriano nel Cimino. La sindaca Frontini: "Ci siamo confrontati e abbiamo programmato i prossimi mesi avendo ben fermo l'obiettivo, che è sempre Viterbo"

È stato un weekend di confronto, quello appena passato, per la giunta del sindaco Chiara Frontini. Assessori e consiglieri comunali del Patto civico si sono recati, per trascorrere una due giorni insieme, a Soriano, alla Bastia, un resort immerso nel verde dei Cimini. Presenti praticamente tutti gli esponenti dell’amministrazione, eccezion fatta per Letizia Chiatti, ex presidente del consiglio da qualche tempo distante dal resto della maggioranza per motivi ancora oggi non noti. 

Guardandosi negli occhi, i frontiniani hanno affrontato tutte le tematiche calde del dibattito pubblico viterbese. Prima tracciando un bilancio dell’anno trascorso in Comune, poi addentrandosi nelle varie vicende su cui palazzo dei Priori è chiamato a dare risposte nel più breve tempo possibile. "Ci siamo confrontati, tra amministratori e insieme agli attivisti del movimento - spiega Frontini -. Abbiamo analizzato le prossime sfide, programmato i prossimi mesi, valutato su cosa siamo soddisfatti e su cosa ancora no. Sedie in cerchio, un termos di caffè, fogli, penne, concentrazione e tanta sincerità. Questa è l’anima di un gruppo che sa fare squadra, avendo ben fermo in testa l’obiettivo, che è sempre Viterbo".

Focus naturalmente sul Pnrr, considerato elemento di primaria importanza visto che i cantieri finanziati con esso andranno a ridisegnare i connotati della città. Attenzione soprattutto al decoro urbano: per la cura del verde servono maggiori risorse, mentre è stato giudicato positivamente il progetto Viterbo bella. Poi linea dura contro il parcheggio selvaggio, servono le multe per far comprendere ai cittadini che le regole del codice della strada vanno rispettate. A proposito di viabilità, bene la Ztl notturna al corso e le isole pedonali a piazza del Comune e a San Faustino, ma ci sono piccole perplessità sulla chiusura totale del centro alle auto. Ergo, bisognerà attendere ancora qualche mese prima di trovare la quadra.

Per quanto concerne i parcheggi, l’amministrazione dovrà impegnarsi a ricavarne di nuovi, sia a pagamento che gratis. Perché va bene la pedonalizzazione ma senza shock per i cittadini. Approvato pure il grande progetto per la mobilità sostenibile, con i 30 chilometri di piste ciclopedonali e la passeggiata intorno alle mura che aiuteranno il turismo.

Infine, i due piatti forte: Francigena e Talete, le società partecipate dal Comune di Viterbo. Il piano di risanamento per la compagnia arancione va più che bene, con la nuova governance che sta lavorando abbastanza bene, ma va fatto qualcosa di più per quanto riguarda il trasporto. In questo senso, salvifici saranno i nuovi 20 bus presto in arrivo. Talete resta una nota dolente su tutto il fronte, con un diktat molto semplice: così non va più bene. La privatizzazione non è assolutamente una strada presa in considerazione e non sono ammesse giravolte sulla faccenda. 

Capitolo rimpasto. Sbandierato a destra e a manca in queste ore, forse più dall’opposizione che da altri ambienti, non ci sarà. Frontini si è detta soddisfatta del lavoro di ogni singolo assessore, con menzione particolare per Emanuele Aronne, Stefano Floris, Alfonso Antoniozzi e Patrizia Notaristefano. Tutti e quattro hanno dovuto affrontare, secondo la prima cittadina, dei momenti difficili in quanto chiamati a operare su situazioni delicate. E se la sono cavata molto bene, quindi rimarranno ben saldi al loro posto.

Silvio Franco, titolare dello Sviluppo economico, gode ovviamente della fiducia del sindaco, anche se qualche consigliere ha fatto notare che servirebbe un po’ più di polso fermo, ricordando i dietrofront sul Natale e su San Pellegrino in Fiore. Nemmeno Katia Scardozzi è in discussione: il suo ruolo, seppur lontano dai riflettori, è fondamentale per intervenire sulle piccole (ma importanti) questioni sollevate dai cittadini. Dunque, nessun rimpasto.

L’unico assessore in questo momento a rischio è Vittorio Sgarbi, ormai scomparso dai radar. Ai consiglieri, ma anche a qualche assessore, l’evanescenza del critico, che non partecipa nemmeno in videoconferenza alle riunioni della giunga, non va proprio giù. “Noi siamo qua a darci da fare pancia a terra e lui non si fa vedere”, questo il mantra. Se nulla dovesse cambiare, non è da escludere che Frontini possa ritirare le deleghe a Sgarbi, che in Consiglio annovera un solo consigliere, Ugo Poggi. Quest’ultimo reintegrato perfettamente all’interno del gruppo dopo che la scorsa primavera, a seguito di alcune dichiarazioni critiche, gli fu revocata la delega.

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