REGIONALI | Matteo Renzi: “Viterbo è una città di cultura e bellezze, votateci perché siamo migliori di destra e grillini”

Matteo Renzi a Viterbo per chiudere la campagna elettorale del Terzo Polo. L’ex premier, leader di Italia Viva (che, insieme ad Azione di Carlo Calenda, sostiene la candidatura a presidente di Alessio D’Amato), oggi pomeriggio è intervenuto all’ultimo comizio dei suoi. Alle 18:30, presso l’auditorium Unindustria a Valle Faul, Renzi ha parlato proprio delle regionali e non solo.

“Viterbo - ha esordito - non è semplicemente la città dei Papi ma una città di cultura, che sa cos’è la bellezza”. Poi delle dichiarazioni ironiche sul duetto politica-musica: “Non si possono fare le elezioni regionali nella settimana di Sanremo, bisogna fare delle modifiche costituzionali per impedirlo. Poi però i politici son tutti lì e di che parlano? Dell’esibizione di Blanco e di quello che dice la Egonu, fanno a gara per intervenire su tutto ciò che non è politica. In questo senso è  straordinario il modello impersonato da Salvini, mi ricordo una sua polemica su Ultimo e Mahmood. Noi abbiamo bisogno di una generazione di politici che non insegua l’attualità ma rifletta e discuta”. 

L’appello al voto di Renzi è particolare: “Col Mes c’era il modo di abbattere le liste d’attesa, che a Viterbo mi hanno detto sono molto lunghe. Noi del Terzo Polo siamo gli unici che vogliono lavorare sul Lazio e sul Paese, ad iniziare dagli ospedali e dai pronto soccorso, per ridare dignità ai cittadini. Se proprio non ci credete, almeno sceglieteci per esclusione. Siamo certamente meno peggio della destra e dei grillini”. Di promesse non ne fa, solo una: “La carta dei 18enni era messaggio di educazione culturale, serviva a dirgli: ‘andate in giro, al cinema, in libreria, a teatro, non statevene solo su Instagram. E, se vinceremo, per i giovani del Lazio faremo la 18app”. 

Tuttavia, Renzi stesso è conscio che il centrosinistra è in ritardo rispetto al centrodestra: “Per vincere questa sfida delle regionali serve miracolo. È bene non nascondersi. Il Terzo Polo ha comunque percorso che deve portare consenso alle singole persone, ai nostri candidati, che non hanno il privilegio dei listini bloccati”. Anche se, per il senatore, prima o poi tornerà il momento di governare nuovamente: "La politica è ciclica e, secondo me, molto presto torneremo a governare non solo il Lazio ma l'Italia".