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Acquapendente: la storia della Gerusalemme d'Europa

Un luogo splendido dove natura e spiritualità si fondono in un'unica essenza magica

Conosciuta anche come la Città Santa d’Europa, Acquapendente, è uno dei due comuni della parte settentrionale della provincia di Viterbo. Un luogo suggestivo, immerso nel verde nonché tappa imprescindibile di tutti coloro che percorrono la via Francigena.

Ed è proprio la grande spiritualità che si respira in questo luogo a renderlo unico al mondo. Già diocesi, poi soppressa da papa Giovanni Paolo II il 27 marzo 1986 con la bolla Qui non sine, dal febbraio 1991 è annoverata fra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica. Ma a cosa si deve il suo legame con Gerusalemme? In questo piccolo angolo di della provincia viterbese si trova la prima riproduzione del sepolcro di Cristo fuori dalla Terra Santa. Un'opera unica, realizzata nel X secolo, e ancora oggi perfettamente conservata all'interno della basilica del Santo Sepolcro. All'interno di questo spazio si trovano manufatti pregiatissimi tra cui un tabernacolo ornato da pietre incastonate che, secondo la tradizione, sarebbero state bagnate dal sangue che perse Cristo durante la Passione.

Tra le leggende tramandate che narrano la storia di questo luogo, ce ne è una che racconta di come un cimelio di inestimabile valore sia racchiuso in questa città a causa di Matilde di Westfalia (895-968), madre di Ottone I il Grande. Sembrerebbe che la sovrana fosse in viaggio dalla Germania verso Roma e che, una volta giunta in questo misterioso borgo del viterbese, venne costretta a fermarsi a causa dei suoi muli che decisero autonomamente di inginocchiarsi. Durante la notte fece poi un sogno premonitore che le ordinò la costruzione di una chiesa dedicata al Santo Sepolcro proprio ad Acquapendente.

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