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NON C’È PACE NEMMENO DA MORTI / Villanova

Cimitero di San Lazzaro vicino al soldout, ipotesi ampliamento lontano dal parco commerciale

Cappelle e loculi ormai prossimi all’esaurimento: al vaglio c’è la costruzione di un nuovo camposanto lontano da San Lazzaro. Il motivo? La vicinanza dei centri commerciali

Per i viterbesi non c’è pace, nemmeno da morti. A disturbare l’eterno riposo ci pensa la proliferazione dei centri commerciali, che ora spinge il Comune a prendere in esame la possibilità di costruire un nuovo cimitero lontano da quello attuale, che si trova in zona San Lazzaro. Questo perché il camposanto cittadino, che si trova lì da oltre duecento anni, è ormai prossimo al soldout. 

A fare luce sulla questione sono stati, in Consiglio comunale, i consiglieri Elpidio e Andrea Micci. L’assessore Floris si è detto “preoccupato della situazione del cimitero di San Lazzaro”, anche se quella in cui versano i cimiteri delle frazioni è addirittura peggiore. In questo momento, i tecnici stanno si stanno concentrando maggiormente su Fastello e Grotte, dove tuttavia un ampliamento dovrebbe prima riuscire ad aggirare i problemi di stabilità dei terreni interessati. Un’operazione che necessita di tempo, risorse e, soprattutto, di una progettualità ben precisa. Altrimenti la soluzione potrebbe presto rivelarsi peggiore del problema stesso.

Ma come detto, a breve si esauriranno anche i posti disponibili nel cimitero del capoluogo. Il primo ampliamento risale a prima del 1872 (anno in cui fu ultimato l’ingresso), quando venne utilizzata l’area privata di un signore dell’epoca soprannominato “Saltafratte”. Oggi, però, c’è bisogno di pensare a come poter sfruttare lo spazio rimasto a disposizione. Ci sono alcuni ettari di terreno adiacenti al camposanto, ma sussiste più che altro una questione di opportunità. È davvero necessario che il luogo delle sepolture si trovi a pochi metri di distanza dal parco commerciale più grande e frequentato della città? Vale a dire, non dovrebbe esserci maggior discostamento tra il posto dei morti per antonomasia e quello dei vivi? Perciò, al vaglio del Comune, c’è una seconda possibilità, quella di erigere un nuovo cimitero lontano da San Lazzaro. Sia chiaro, è solo un’idea, niente di ufficiale e nessun discorso portato avanti. Ciononostante, si paleserebbe una seconda questione di opportunità in questo caso: è plausibile “scomporre” le famiglie, le quali sarebbero costrette a seppellire i propri defunti lontano dai cari che già sono passati a miglior vita? Insomma, una bella patata bollente.

Come si evince dalle immagini satellitari, qualche ettaro di terreno da poter utilizzare, volendo, sarebbe pure rimasto. A preoccupare, più che altro, è la vicinanza della Cassia Nord, della Superstrada e, come detto, quella dei due parchi commerciali - San Lazzaro e Città dei Papi -. La lottizzazione di questa porzione di città, il quadrante nord, è un vero e proprio rebus, pertanto bisognerebbe mettere mano non solo al catasto (che, come si è visto per lo stadio Rocchi, non è propriamente attendibile) ma anche al piano regolatore, altro strumento vetusto. Come ha detto Elpidio Micci, prima di risolvere i problemi dell’aldilà è necessario concentrarsi su quelli dell’aldiqua. L’amministrazione, a breve, dovrà prendere una decisione.

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