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EMERGENZA CINGHIALI / Centro Storico

Cinghiali a Pratogiardino e in piazza Crispi: gli abbattimenti frenano per le feste e l’emergenza ritorna

In vista del Natale cala la pressione per non farli avvicinare in centro e loro se ne approfittano: ritorna l’incubo?

Se c’è una cosa che dovremmo aver imparato dall’ormai lunga lotta contro i cinghiali, è che non gli si può lasciare un attimo di tregua. Non appena la pressione si allenta e la guardia si abbassa, loro ritornano a riprendersi gli spazi che gli sono stati tolti. E sembra proprio essere questo ciò che sta accadendo negli ultimi giorni, con gli abbattimenti e le catture in calo per via dell’avvicinarsi delle festività natalizie. Gli ungulati tornano in città, si fanno rivedere. E stavolta si spingono ben oltre la periferia, sino ad arrivare a nord del centro storico, a pochi passi dalle mura. 

Cinghiali a piazza Crispi-2

In realtà già la scorsa settimana alcune famigliole si erano fatte rivedere in zona Paradiso, facendo sprofondare i residenti nell’incubo: cassonetti rovesciati ed immondizia sparsa per tutta la strada. Fortunatamente il Comune e Viterbo Ambiente sembrano aver trovato una soluzione a questo fenomeno, andando ad anticipare la pulizia delle vie nelle aree più a rischio incursioni, eliminando i residui lasciati a terra dai cinghiali. L’Arcionello, però, dopo circa due mesi di tranquillità, è tornato ad essere popolato da decine di esemplari, scesi a valle apparentemente indisturbati. Di sicuro, dev’esserci stata una falla nel sistema di contenimento. Qualcosa non ha funzionato: le gabbie (poche, secondo alcuni) non sono riuscite a frenare l’avanzata dei suidi e gli abbattimenti hanno subito un rallentamento, così ecco che, a caccia di cibo, i branchi nel weekend hanno scorrazzato in tutta libertà.

Famiglia di cinghiali fuori le mura di Pratogiardino-2

Gli ultimi avvistamenti, stanotte, sono stati immortalati in piazza Crispi e a Pratogiardino. Due branchi differenti, uno composto da tre adulti e l’altro da una famigliola con cuccioli al seguito. Nel primo caso hanno lasciato tracce al quartiere Cappuccini, sembra senza essere entrati in centro storico. Nel secondo, invece, essendo chiuso di sera, i cinghiali hanno vagato attorno mura del parco fino ad arrivare al Pilastro. L’emergenza, dunque, è di nuovo attuale ed ora non può essere sottovalutata. Oltre a creare problemi di ordine pubblico, la presenza degli animali in zone trafficate può creare altri disagi sia ai viterbesi che ai turisti in un periodo, quello di Natale, dove la città è piena di visitatori. Vedere i cinghiali in un centro storico addobbato a festa, tra luminarie ed attrazioni varie, rischia di sporcare l’immagine di Viterbo. Perciò il Comune, ma soprattutto la Provincia, sono chiamati a far ripartire il piano di contenimento che, effettivamente, per circa due mesi aveva funzionato abbastanza bene, riducendo quasi allo zero le scorribande. 

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