FRANCIGENA | In arrivo 37 nuovi autobus e 13 scuolabus, le farmacie diventeranno centri polifunzione

Rinnovo totale del parco mezzi e restyling delle farmacie, questo il futuro di Francigena. La partecipata, di proprietà del Comune di Viterbo, subirà una vera e propria rivoluzione. A comunicarlo in Consiglio comunale, durante la discussione sul Dup, Elena Angiani, assessore al Bilancio della giunta Frontini.

“Rinnoveremo tutta la flotta”, dichiara l’assessore a ViterboToday. “Gli scuolabus nuovi saranno 13, di cui 6 già finanziati. Per quanto riguarda gli autobus del trasporto pubblico locale, usufruiremo di un finanziamento regionale da 8 milioni che ci consentirà, una volta che avremo capito come si farà la gara, di comprare 37 mezzi nuovi. Venti più di quelli che abbiamo ora”. Alcuni saranno a gasolio (quasi certamente quelli delle tratte più lunghe, come Grotte Santo Stefano), una parte a metano e una elettrici. Sempre in questo finanziamento, poi, è previsto l’impiego di una parte per le infrastrutture.

C’è poi il capitolo farmacie. Francigena ne gestisce attualmente due, una a Santa Barbara e una a La Quercia. Nel piano di risanamento ne è prevista una terza, che dovrebbe vedere la luce al Riello. L’obiettivo del Comune, come spiega Angiani, è quello di farle diventare dei centri polifunzione di primo livello: “Dovranno avere il pediatra, l’otorino ed una gamma di prodotti più ampi. Questa è l’evoluzione del mondo farmaceutico del settore privato ed anche noi dobbiamo garantire il servizio, sopravvivere ed andare in questa direzione”. Un altro obiettivo è l’autonomia economica di Francigena e dunque delle farmacie, che devono portare flusso alle casse comunali. Per questo, Palazzo dei Priori ha pensato di fare alla società una gentile concessione: “Il canone, 60mila euro l’anno, da ora sarà parametrato agli utili”. Sarà una percentuale. “Il pregresso, circa 800mila euro mai dati, che noi continuavano mettere in bilancio come entrata senza che venissero mai trasferiti, verrà lasciato a Francigena per l’aumento del patrimonio”. Una ripatrimonializzazione, non un soccorso finanziario. Tra un anno, alla prossima sessione di bilancio, si faranno i primi calcoli.