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NON SOLO SANTA ROSA

Raffaele Ascenzi e Co.: "Per San Pellegrino in Fiore abbiamo creato qualcosa di molto bello"

L'architetto viterbese trionfa anche al concorso di idee per la kermesse florovivaistica che coinvolgerà il centro storico a maggio: "Il mio lavoro per il bene della città"

Santa Rosa ormai è cosa sua, ma ora Raffaele Ascenzi sembra averci preso davvero gusto. Dopo aver battuto tutti al concorso d'idee per la nuova Macchina, con la sua Dies natalis, l'architetto viterbese ha trionfato anche a quello per la prossima edizione di San Pellegrino in Fiore, l'evento a sfondo florovivaistico che si terrà in centro storico a maggio. La commissione giudicante, nell'ultima seduta, ha decretato la vittoria di Ascenzi, rendendo nota anche la classifica finale. Al concorso avevano inizialmente richiesto di partecipare in 12 ma, durante le verifiche della commissione, in quattro sono stati esclusi per vizi più o meno formali. Gli sfidanti, dunque, erano otto e, tra questi, il progetto dell'autore di Dies natalis e prima di Gloria e Ali di Luce è risultato quello con il punteggio più alto.

Ascenzi: "San Pellegrino in Fiore progettato in 15 giorni"

Come chiesto dall'amministrazione comunale, il progetto vincente non puó essere rivelato fino all'allestimento definitivo, a maggio. A ViterboToday, comunque, Ascenzi ha commentato l'ennesimo successo, che stavolta è arrivato grazie all'apporto di una squadra di professionisti: "È stata una bella esperienza. Abbiamo elaborato il progetto molto rapidamente perché il gruppo era molto affiatato, tanti di noi si conoscevano da più tempo e, con gli altri che si sono aggiunti, ci stimavamo ma non avevamo mai lavorato insieme. In 15 giorni abbiamo concluso la progettazione, creando tavole molto belle". Nel team figurano Francesco Moretti, Marco Porcorossi, Andrea Lodovico, Alessandro Scorsa e Federico Ciatti. Ascenzi li ringrazia uno a uno: "Sono stati davvero fenomenali".

Ascenzi volto del centro storico

Avendo vinto già tre concorsi d'idee per la Macchina di santa Rosa e ora quello per San Pellegrino in Fiore, l'impronta artistica di Ascenzi è ormai impressa nelle tradizioni viterbesi. In particolare in quelle delle due principali feste cittadine. "Sono diventato il volto del centro storico viterbese - afferma lui sorridendo -. Dentro le mura ci abito, vivo qua e cerco di lavorare per il bello della città". Tuttavia, spesso l'architetto è stato vittima di speculazioni sul suo conto, talvolta dettate dall'invidia o dalla delusione dei suoi avversari. "Occupandomi di cose belle - dice - non ho tempo di pensare a quelle brutte, ai sentimenti che non siano piacevoli". Comunque, una cosa non banale ci tiene a dirla: "Non abbiamo visto gli altri progetti che hanno partecipato, ma ho detto al gruppo che se ci fosse stato a nostro avviso un progetto nettamente più bello del nostro, se la commissione non se ne fosse accorta, probabilmente avremmo pensato di fare noi un passo indietro. Secondo me è abbastanza facile capire se un progetto è ben fatto, poi si leggono le relazioni per comprendere ancor meglio quali sono state le idee che hanno portato alla realizzazione di quell'opera. Per Viterbo avremmo fatto anche questo, siamo convinti che debba vincere la cosa più bella a prescindere dai successi personali di ognuno. Posso comunque garantire che le nostre tavole sono davvero ben fatte".

Il secondo classificato

Alla domanda su cosa si senta di dire ai giovani architetti che si affacciano a questa professione e vogliono provare a partecipare ai concorsi d'idee per Santa Rosa, San Pellegrino in Fiore e altre manifestazioni, Ascenzi risponde: "Sono molto amico di Mino Porciani, ho visto che è arrivato secondo con ottimo punteggio suo figlio Simone. In questo caso, il giovane architetto Porciani ha presentato un progetto molto affascinante, sono stato davvero felice di vedere che un ragazzo esprimersi a questi livelli. Non vedo l'ora di vedere le sue tavole".

Perché ha vinto Ascenzi

La commissione ha motivato la scelta facendo sapere come il progetto vincitore sia conforme al 100% alla storia di San Pellegrino in Fiore, rispettando il tema dei monumenti medievali di Viterbo. Il tema floreale, secondo quanto emerso dall'ultima seduta, sarà utilizzato per mostrare ciò che gli edifici medievali della città dicono con la pietra. Non ci saranno tuttavia orti dei conventi, bensì geometrie raffinate ed eleganti utilizzando, tra le tante tecniche, la potatura di alberi e arbusti per ricamare disegni. Un po' come le decorazioni tradizionali viterbesi, ad esempio quella della loggia di palazzo dei Papi. Come previsto dal bando, tutte le piazze interessate saranno coinvolte in un percorso artistico e architettonico naturale che andrà da piazza San Pellegrino a piazza Scacciaricci, San Carluccio, piazza della Morte fino a San Lorenzo e piazza del Gesù. Ora la palla è passata al Comune, che dovrà appaltare ogni fase di realizzazione per un importo complessivo pari a 135mila euro.

La classifica finale

Vincitore, il progetto numero 5 (punteggio 92,20). Raffaele Ascenzi, gruppo di lavoro con Francesco Moretti, Marco Porcorossi, Andrea Lodovico, Alessandro Scorsa

Secondo classificato il progetto 8 (87,60) di Lorenzo Porciani, Delaram Kazemi Ashef, con Alessia Taurchini

Terzo classificato il progetto 3 (80 punti) di Cristian Ciucciarelli.

Quarto il progetto 11 (73,20), di Cecilia Zamponi architetto, Sabrina Zibellini, Mauro Carlini

Quinto il progetto 10 (72,42) di Giorgia Tamantini architetto con Elena Claudia Conconi e Paolo Loreti.

Sesto il progetto 7 (70,20), di Andrea Cannamela, ideatrice Priscilla Mattioli, architetto Siracusa.

Settimo il progetto 4, (67), di Alessio Patalocco concorrente singolo, architetto.

Ottavo il progetto 6 (65,20), di Alfredo Giacomini Carlo Chiassarini.

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