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Museo degli anni '80 sotto la torre civica: in centro torna la magia di flipper, poster storici e Telegatti

Gadget, immagini e oggetti in mostra sotto la torre civica. Il museo Retrottanta è il luogo perfetto per gli appassionati degli anni '80

Un tuffo nel passato, per molti uno splendido passato. In pieno centro storico, in via Roma 2,  ha aperto un posto dove poter respirare l’atmosfera magica degli anni ‘80, immergendosi totalmente in un mondo fatto di gadget, immagini, oggetti ed anche vestiti che rimandano la mente e i ricordi al periodo in cui molti viterbesi respiravano la giovinezza e la spensieratezza. Domenica pomeriggio, nel cuore della città, è stato inaugurato il museo di RetrOttanta, società di eventi e contenuti cross mediali facente capo a Carlo Cozzi, produttore televisivo viterbese che a luglio ha vinto il Globo d’Oro grazie a “In arte l’Avvocato”, docufilm sulla storia di Gianni Agnelli. 

Museo RetrOttanta-2

Cozzi, direttore artistico della manifestazione che prende il nome dalla sua società di eventi, insieme all’associazione Tuscia in Fiore e al collezionista Nicola Stabile, ha dato vita ad uno spazio in cui la cultura anni ‘80 trova la sua massima espressione. All’interno del museo, che si trova esattamente sotto la Torre Civica, nel locale dove fino a poco tempo fa c’era la famosima edicola ormai chiusa, si possono rivedere mitologici reperti come, ad esempio, i flipper a tema, il telegatto e poster di indimenticabili telefilm che hanno segnato e divertito intere generazioni. “Finalmente - ha detto Cozzi nel giorno dell’inaugurazione dello spazio - ho la possibilità di fare qualcosa del genere a Viterbo, peraltro in una zona centralissima come piazza del Comune. Ringrazio chi ha reso possibile tutto questo. Oggi prende vita una passione che dura da 26 anni”. È passata a trovarlo anche il sindaco Chiara Frontini, nata proprio nel 1989: “Quest’iniziativa - ha dichiarato - ridona vita ad un luogo storico come l’ex edicola. È il regno degli anni ‘80”.

Museo retrottanta-3

Giulio Della Rocca, di Tuscia in Fiore, ha invece spiegato le intenzioni che hanno spinto lui, Cozzi e Stabile ad aprire il museo: “Ci sembrava giusto - rivela a ViterboToday - che i curiosi viterbesi e i turisti avvessero a disposizione un luogo attrattivo in cui essere accolti. Viterbo non può essere Disneyland perche non ha le risorse ed è una città medievale culturale, quindi l’offerta deve esere rispecchiarsi in questo. Chi capita nel museo cambia umore, lo assicuro. Ho visto genitori insegnare ai propri bambini a giocare a flipper, mentre chi ce ha figli si ricorda dei tempi passati e si mette a giocare”. La mole di gadget è imponente: “180, perlopiù ri piccole dimensioni, tutti provenienti dagli anni ottanta. 

Ci sono anche elenchi telefonici dell’epoca e le Tele, fogli disegnati che descrivono quel che accadde nel 1981, ‘82 e ‘83. Iconicamente, è in risalto il conosciutissimo urlo di Tardelli al secondo gol nella sfida contro la Germania in finale ai Mondiali di Spagna. Poi immagini, fotografie e poster di telefilm che hanno fatto la storia come Hazzard,  A-Team e altri”. Non mancano nemmeno gli eroi per i bambini: “Sono presenti robot in aria, Goldrake e Mazinga”. L’ingresso è gratuito per tutti. 

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