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Lunedì, 29 Aprile 2024
PARCHEGGI SELVAGGI / Pilastro / Via Alessandro Volta

Non solo motorini, sulla pista ciclabile al Pilastro parcheggiano anche le auto

Dopo le due ruote arrivano le macchine: "Pista ciclopedonale? No, grazie"

Era inevitabile, questo momento sarebbe prima o poi arrivato. Perché ai viterbesi si può togliere tutto, tranne il parcheggio. Serve necessariamente uno stallo dove poter sistemare la macchina, che va ovviamente lasciata il più possibile vicina al fondoschiena. Che sia pigrizia o altro non è dato sapersi, quel che è certo è che, se non c’è il parcheggio, allora il viterbese se lo inventa. Qualsiasi spazio, dal più grande al più angusto, può diventare una rimessa di fortuna dove incastonare il mezzo. E così anche una pista ciclopedonale, adibita a ospitare ogni mezzo tranne l’auto, viene occupata da queste ultime. E chi se ne frega se, passandoci sopra, quell’opera (costata milioni di euro, peraltro) potrebbe rovinarsi. Vadano al diavolo i ciclisti, monopattinisti e quant’altro. 

È proprio quello che sta accadendo in questi giorni in via Alessandro Volta, dove sono stati costruiti – ironia della sorte, proprio dove sorgevano i parcheggi – i primissimi metri di pista ciclabile. Da quelle parti ci sono l’ufficio postale, il ferramenta, un negozio dedicato alla pesca, un popolare bar, due parrucchieri, una copisteria e moltissime altre attività. Ma soprattutto ci sono due scuole, tra cui una delle più grandi: l’Itis Leonardo Da Vinci, che conta oltre mille studenti.

Insomma, si parla di un’area abbastanza trafficata ad ogni ora del giorno. Intorno, poi, ci sono palazzine e uffici. E, secondo voi, come l’avranno presa tutte queste persone la novità calata dall’alto dalla giunta Frontini? Ovviamente male, malissimo. Proteste e lamentele in ogni dove sui social, con i vigili urbani costretti a dover spiegare l’ovvio: se c’è la pista, non ci si può parcheggiare sopra. Ma così ovvio non sembra essere. Anzi, tutto il contrario. 

Era solo questione di tempo, infatti. Già dalle prime giornate si era intuito quale sarebbe stata l’antifona, con i motorini allegramente parcheggiati sulla pista rossa. Poco male le due ruote, perché, con il ricominciare delle lezioni, sono arrivate anche le macchine. Da pista a marciapiede, per giunta occupato, il passo a Viterbo è brevissimo. Soprattutto nell’orario di ingresso e di uscita dei ragazzi, si scatena il parcheggio selvaggio, come dimostrato da diverse foto circolate in rete nelle ultime ore.

Una pessima e odiosa abitudine che si ripete senza che nessuno faccia nulla per impedirlo, nemmeno i vigili che – per ora – non hanno fatto nessuna multa. Anche se il Comune ha promesso il pugno duro, e ci mancherebbe altro. 

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