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Lunedì, 29 Aprile 2024
IL PROGETTO / Santa Lucia

Anche Viterbo ha il suo ponte: collegherà Santa Lucia a Santa Barbara e raccordino

I residenti di Santa Lucia contro lo svincolo del raccordino: "Sarà la fine della nostra tranquillità"

Da anni c’è un progetto per la costruzione di un ponte, che però sta generando diverse polemiche. No, non stiamo parlando di quello sullo stretto di Messina, per una volta. A far discutere, a Viterbo, è quello che dovrebbe collegare i quartieri di Santa Lucia e Santa Barbara al Raccordino. Per il Comune è una soluzione ottimale per alleggerire la viabilità nel capoluogo, in particolare nella zona Nord. Per i residenti del posto, invece, l’opera sarà dannosa. Il motivo? La “tranquillità” del quartiere, considerata uno dei suoi punti di forza, che verrebbe meno. E così, gli abitanti hanno animato una protesta sui social, creando anche un gruppo Whatsapp. 

Il progetto risale al 2006, quando però la situazione urbanistica, strutturale, funzionale e anche demografica della zona era ben diversa da quella attuale. Nel dettaglio, è previsto uno svincolo del semianello (Raccordino) per Santa Barbara, che oggi ha una sola uscita. Per intenderci, la strada che adesso finisce a fianco al campo da rugby proseguirebbe andando dritta a Santa Lucia, ma avrà lo sbocco per entrare e uscire da Santa Barbara. I due quartieri - tra i più popolosi del capoluogo, quasi 33mila abitanti in tutto tra zone urbane e periurbane - sarebbero collegati mediante un ponte che andrebbe a sorvolare il semianello. Il Comune ha già dato il via libera ai sondaggi geognostici e sismici, per capire se sarà possibile proseguire con le operazioni. A breve, il verdetto dovrebbe arrivare. “L’opera in questione - si legge in una determina di Palazzo dei Priori - oltre a favorire la mobilità  permette il decongestionamento del sistema infrastrutturale a ridosso del centro cittadino, con evidenti vantaggi sia in termini di vivibilità che ambientali. L’intervento è parte integrante di un disegno complessivo di rimodulazione della mobilità che vede in fase di avanzata attuazione progetti per la realizzazione di piste ciclopedonali, finanziati con in fondi strutturali europei Pnrr. Ciò consentirà il facile raggiungimento del centro storico, sia ai residenti che ai futuri visitatori, anche mediante l’utilizzo di parcheggi di scambio, consentendo anche un elevato abbattimento del livello di inquinamento ambientale. Lo snodo andrà infatti ad alleggerire il traffico sull’unica uscita attuale dal quartiere di Santa Barbara, uno tra i più popolosi di Viterbo, ovvero la strada Teverina ed è da considerarsi uno degli interventi necessari per migliorare la viabilità e la mobilità urbane”.

Ma, come detto, i residenti di Santa Lucia sono divisi tra favorevoli e contrari. Le motivazioni sono diverse, a cominciare da quelle di chi ritiene questo progetto non utile per il quartiere:   

“Santa Lucia - spiega un abitante - dista pochi metri dall’accesso del semianello sulla Teverina. Secondo me questo ponte viene fatto per accedere alle scuole dell’Ellera passando da santa Lucia, inoltre chi ha bisogno dell’accesso al semianello è solo Santa Barbara”. C’è peró chi vede il lato positivo: “Il traffico su strada Capretta si alleggerirebbe tantissimo, perché tutti coloro che la mattina la percorrono per prendere il semianello, come il sottoscritto, non ci passerebbero più”. Ma a questo punto, non si potrebbe allargare la Capretta? Impossibile, richiederebbe una mole di risorse economiche insostenibile per il Comune. Ma per i residenti c’è un’altra questione: “Toglieranno uno degli ultimi parchi verdi della città. Questo ponte sará sopraelevato, passerà davanti a chi ha l'appartamento al secondo piano”. L’assessore Floris ha invece spiegato che il giardino non sarà toccato, ma che il traffico verrà convogliato sulla strada antistante. Tra i favorevoli, poi, c’è chi propone prima altri interventi: “Andrebbe fatta prima, quasi a costo zero rispetto a questo progetto, la rotatoria che consentirebbe agli abitanti di S. Lucia di andare al quartiere Ellera”. Oppure: “Si potrebbe modificare il progetto e passare 100 metti più in giù, dove c'è molto più posto per fare la strada e si recherebbe meno disturbo alle abitazioni, oltre ad essere molto più vicina alla rotonda”. Esiste anche chi crede che un ponte nel mezzo del quartiere possa svalutare gli immobili presenti, perlopiù appartamenti. Insomma, i pareri contrari sono diversi, ma ci sono anche quelli che vedono di buon grado l’opera.

“Mi spiace per i residenti - scrive un cittadino - ma sembra che vorrebbero fare qualcosa di sensato per riparare i danni fatti negli anni passati, cioè costruire una quartiere non necessario a 2,5 km dal centro”. Gli fa eco un altro: “Lo svincolo per il quartiere Santa Lucia è un intervento atteso da anni e visto da tutti con positività. Mi sembra che la voglia di criticare a prescindere, stia colpendo sempre più persone”. “Di certo - chiosa un viterbese - sarà un’infrastruttura che a lungo andare servirà a smaltire la durata delle varie code, quindi non capisco che vi lamentate a fare”. Tuttavia rimane un tema molto importante. Come si farà ad acccedere da via Santa Lucia a viale Francesco Baracca? Già oggi il collegamento non è dei più sicuri. 

“Stiamo ragionando su come fare - spiegano dal Comune -. Se il ponte non si potrà fare, allora faremo lo svincolo e Santa Lucia non sarà coinvolta”. A decidere saranno i tecnici, che prima effettueranno le dovute verifiche geologiche e sismiche, poi indicheranno all’amministrazione Frontini la strada da seguire. Sicuramente, queste polemiche ci riportano la mente ai piani di lottizzazione che hanno interessato la zona Nord della città, cominciati proprio tra Santa Barbara e Santa Lucia una trentina d’anni fa  e oggi in corso a San Lazzaro. Gli effetti sono ormai sotto gli occhi di tutti.

Sulla questione dello svincolo a Santa Lucia e Santa Barbara si è espressa anche la consigliera comunale del Pd Alessandra Troncarelli, che ha inviatato l'amministrazione Frontini a rivedere il progetto: "Il collegamento S.Lucia-S.Barbara con il Semianello è da rivedere perché realizzarlo così come è stato progettato anni fa comporterà seri disagi di viabilità essendo quasi totalmente cambiato lo stato di fatto del quartiere S.Lucia. Difatti, anche con la presenza di nuove costruzioni, c’è un cambiamento sostanziale dell’area interessata dal progetto ed è fondamentale rendere fruibile la viabilità della zona Teverina evitando, però, di alterare drasticamente la  vivibilità del quartiere. Per tale motivo, essendo già iniziata la fase dei rilievi, ho chiesto all’Assessore competente di rivedere con estrema urgenza il progetto e di aprire un confronto con i cittadini del quartiere e con il loro portavoce, che ringrazio,  per lavorare sinergicamente ad una soluzione propositiva. Apertura che ho riscontrato ed è il punto di partenza per studiare insieme un’alternativa che vada comunque nell’interesse  dei due quartieri e della città". 

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