Qualità della vita, Viterbo in caduta libera: non è una provincia per affari e lavoro

Qualità della vita in caduta libera a Viterbo. È quanto emerge dalla 34esima edizione dell'indagine del Sole 24 Ore che misura il benessere della popolazione. Nella classifica 2023, pubblicata oggi, la provincia perde quattordici posizioni rispetto allo scorso anno, passando dalla 61esima alla 75esima.

I numeri della Tuscia

Un calo non solo generale, ma che riguarda tutti gli indicatori. Per Affari e lavoro la Tuscia è 90esima (-8 posti). Per Ricchezza e consumi, 73esima (-2). Per Demografia e società, 71esima (-25). Per Ambiente e servizi, 68esima (-21). Per Cultura e tempo libero, 65esima (-3). Per Giustizia e sicurezza, 56esima (-21).

La performance peggiore riguarda gli incendi: una denuncia ogni 100mila abitanti, un dato che fa sprofondare la provincia al 99esimo posto in classifica. La performance migliore, invece, è per gli iscritti all'Aire (l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero): sesta posizione.

Le altre province del Lazio

Viterbo scivola nelle ultime 40 posizioni, dove si registra una concentrazione delle province del Sud. Ma a livello regionale la Tuscia è in "buona" compagnia. Solo Roma si "salva": è 35esima, ma scende di quattro gradini. Rieti supera Viterbo: è 73esima. Frosinone e Latina, invece, fanno addirittura peggio: rispettivamente 80esima e 87esima.

Il podio

A livello nazionale è la prima volta che la provincia di Udine conquista il gradino più alto del podio tra i territori più vivibili. Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto rispettivamente di Bologna, vincitrice dell'edizione 2022, e Trento.

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