Un milione di euro per restaurare le fontane di Viterbo e delle frazioni: l’elenco di quelle interessate

Viterbo, città delle belle donne e delle belle fontane. Un tempo, perlomeno, era così. Oggi, purtroppo, alcune fontane si sono dovute piegare al logorio che avanza inesorabile con il trascorrere degli anni. Qualcuna è rimasta senza acqua, altre sono macchiate, certune sfregiate e imbrattate. Una situazione che non può far altro che scoraggiare i turisti dall’ammirare quelle che un tempo erano le “belle fontane” di cui la città è ricca. E allora, per ovviare al problema, il Comune ha deciso di intervenire direttamente, stanziando una somma per il restauro di quelle messe peggio non solo nel capoluogo ma anche nelle sue frazioni. 

Il 21 settembre 2021 “nell'ottica di riqualificazione e conservazione del proprio patrimonio storico-monumentale”, l’allora amministrazione Arena aveva affidato l'incarico all'impresa Art Novae di Emanuele Ioppolo, “per lo studio ricognitivo sullo stato di conservazione delle fontane monumentali della città di Viterbo e delle Frazioni (La Quercia, Bagnaia, San Martino al Cimino)”. Le fontane analizzate sono le seguenti: Fontana di San Pietro alla Rocca (Piazza della Rocca); Fontana di San Faustino (Piazza San Faustino); Fontana di Santa Maria in Poggio detta della Crocetta (Piazza della Crocetta); Fontana di San Giovanni in Zoccoli (Piazza Dante); Fontana di Santo Stefano detta delle Erbe (Piazza delle Erbe); Fontana del Palazzo dei Priori (cortile Palazzo dei Priori); Fontana di San Silvestro o del Gesù (Piazza del Gesù); Fontana Grande o del Sepale (Piazza Fontana Grande); Fontana di Pianoscarano (Piazza Fontana di Piano); Fontana di San Tommaso detta della Morte (Piazza della Morte); Fontana del Palazzo Vescovile (Piazza San Lorenzo); Fontana Nova (Piazza Campo Graziano – La Quercia); Fontana di Piazza del Santuario (Piazza del Santuario, La Quercia); Fontana del Borgo (Piazza Castello, Bagnaia); Fontana del Pisciarello (Piazza XX Settembre); Fontana di Piazza Mariano Buratti (Piazza Mariano Buratti, San Martino al Cimino); Fontana dell'Olmo (Piazza Piccolomini, San Martino al Cimino); Fontana di Piazza Piccolomini (Piazza Piccolomini, San Martino al Cimino).

Diciotto fontane tra le più belle della città, tutte cadute in disgrazia se non in malora, come testimoniato dallo studio: “È emerso un generale stato di degrado e mal conservazione con la presenza di depositi superficiali incoerenti e parzialmente aderenti, concrezioni di natura carbonatica, disgregazione del peperino, mancanze di parti, patine di natura biologica e alghe”. Alla luce di quanto riscontrato, gli interventi previsti, che ovviamente variano a seconda della fontana, comprenderanno lavorazioni importanti: rimozione di depositi superficiali incoerenti e parzialmente aderenti, incrostazioni, concrezioni; ristabilimento della coesione mediante impregnazione di silicato d'etile; disinfezione da colonie di microrganismi autotrofi; rimozione meccanica e/o fisica di stuccature eseguite con materiali non coerenti; trattamento per arresto dell'ossidazione e protezione di elementi metallici; stuccatura con malta adeguata di fessurazioni, fratturazioni e mancanze; microstuccature con malta adeguata in caso di esfoliazione, micro-fratturazione, micro-fessurazioni; integrazione di parti mancanti. Il tutto, come detto, per una cifra vicina al milione di euro. 952.514,88, ad esser precisi. L’intervento verrà inserito nel prossimo primo aggiornamento dello schema di Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2023-2025 ed elenco annuale 2023, nell'annualità 2024, e sarà finanziato mediante richiesta di contributo statale”.