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MOVIDA VITERBESE / Centro Storico

Bar aperti fino alle 2 di notte il venerdì e il sabato, arriva l’ordinanza: orari in vigore fino al 30 settembre

Cambiano, in via sperimentale, gli orari di chiusura per i bar: via libera alla movida fino alle 2

Chiara Frontini riforma il Patto per la notte e fa felici i bar di Viterbo: potranno restare aperti fino alle 2 di notte il venerdì e il sabato, giorni più redditizi del weekend dal punto di vista degli incassi. Ieri, la prima cittadina ha firmato l’apposita ordinanza: “I pubblici esercizi del territorio comunale - si legge - potranno derogare di un'ora alla chiusura serale dalle ore 01:00 alle ore 02:00 nei giorni di venerdi e sabato e prefestivi infrasettimanali, fermo rimanendo l'orario sino alle ore 01:00 per i giorni da domenica a giovedì, per il periodo dall'11/8 al 30/9/2023”. I bar dovranno comunicare tempestivamente al Settore IV i nominativi dei gestori che effettueranno i turni di apertura che garantiscano anche il servizio antimeridiano nella zona tutelata del Quartiere di S. Pellegrino (zona fucsia). Rimarranno invece ferme le disposizioni vigenti relative al rispetto dei limiti acustici. 

“L’amministrazione - prosegue il documento - ha iniziato un percorso di ascolto e approfondimento della tematica (la riforma del Patto per la notte, ndr), sollecitata anche dalle organizzazioni dei gestori dei pubblici esercizi, dalle attività extra alberghiere nonché dai residenti il centro storico e dalle associazioni giovanili e studentesche dell’Università degli studi della Tuscia. A seguito di più incontri, l’ultimo lo scorso 21 luglio, sono state prospettate richieste di rivisitazione degli orari sia nel centro storico che in generale nel territorio comunale”. Frontini fa mettere anche per iscritto un dettaglio molto importante: “L’amministrazione riconosce l’importante ruolo sociale ed economico svolto dalle attività di somministrazione di alimenti e bevande dislocate sul territorio comunale, non solo perché, con la loro presenza, contribuiscono efficacemente all’animazione e alla valorizzazione turistica del territorio ma si pongono anche come presidio, specialmente nelle ore notturne, contribuendo alla sua sorveglianza”. 

Movida a San Pellegrino-2

Una scelta forte, in netta controtendenza rispetto al passato, quella presa dalla prima cittadina. Frontini, con l’appoggio della sua giunta, ha deciso di lasciare per la prima volta la sua impronta su una questione cruciale come il Patto per la notte, dispositivo che ha avuto una grande influenza sulla vita pubblica cittadina. Dalla sua approvazione nel 2019, infatti, la movida viterbese ha subito un forte calo d’introiti, perché l’allora giunta Arena non la riteneva forse così importante. All’epoca, il Comune a guida centrodestra preferì ascoltare solo ed esclusivamente le richieste dei residenti del centro storico, non quelle degli esercenti. Stavolta è accaduto esattamente il contrario e la motivazione è molto semplice: “Durante l’estate - riporta l’ordinanza - e soprattutto nel periodo che va dalla metà del mese di agosto a fine settembre, la città e le frazioni sono interessate da numerosissime manifestazioni che allieteranno le serate sia dei residenti che dei turisti e faranno da introduzione al periodo più intenso che vede nelle festività in onore di S. Rosa e il suo settembre viterbese la manifestazione clou dell’anno, con i suoi numerosi eventi a corollario anche del Trasporto della Macchina”. 

movida piazza san Carluccio-2

Per quanto concerne infine gli aspetti tecnici, Palazzo dei Priori ha addotto ulteriori le motivazioni. La prima è di carattere normativo e sarebbe l'articolo 11 del Patto, che prevede la possibilità di derogare e concordare con l'amministrazione orari diversi di chiusura dei locali in occasione di eventi speciali. La seconda è di natura pratica ed è la seguente: gli esercenti si sono impegnati a garantire i livelli di sicurezza e il rispetto delle regole previste dal Patto, facendo ricorso ad addetti al servizio di controllo, opportunamente incaricati per prevenire intemperanze, schiamazzi o comportamenti contrari al decoro sia all'interno che nelle aree esterne adiacenti i locali a coordinarsi tra loro. Infine, i bar si sono detti favorevoli a comunicare all'amministrazione i nominativi degli operatori, al fine di definire l'apertura in orario mattutino di un numero sufficiente di pubblici esercizi nel quartiere di San Pellegrino (zona fucsia) che garantisca la possibilità del servizio di colazione agli utenti di quella zona.

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