Ugo Poggi: “Grande Sgarbi, ci vuole rispetto per tutti. Il Paese non l’hanno liberato solo i comunisti”
Il consigliere comunale di Rinascimento, la lista di Vittorio Sgarbi, difende il suo leader e punta il dito contro l’Anpi
Ugo Poggi difende il suo leader Vittorio Sgarbi, contestato a Viterbo durante le celebrazioni del 25 aprile. La mancata stretta di mano con Enrico Mezzetti, presidente dell’Anpi, è ormai diventata virale ed il consigliere comunale, eletto proprio tra le fila di Rinascimento (la lista fondata dal critico d’arte) decide di schierarsi dalla parte del suo leader. Prima, però, ci tiene a fare una precisazione: “Chi crede nella democrazia è contro ogni dittatura, lo è Sgarbi come lo sono io. È anche sciocco doverlo puntualizzare”.
“Sgarbi - dice Poggi - è stato grande. Il suo parlare potente e composto ha fatto allontanare quelli con le bandiere rosse che, dopo tanto fischiare, se ne sono pure andati e lo posso dimostrare con le foto. Comunque, in queste manifestazioni ci vuole il rispetto di tutti”. Per il consigliere comunale, poi, c’è una sorta di preconcetto da superare: “Il Paese non lo hanno liberato i comunisti o la sinistra, questa festa non è la loro ma è di tutti”.
Poggi si spiega: “A liberarci dal nazifascismo non furono solo i partigiani comunisti, ce ne erano molti altri che con il comunismo non avevano niente a che fare. E poi, è bene ricordarlo, anche i militari, lasciati allo sbando, si ricompattarono e combatterono contro gli i tedeschi”. L’Anpi e l’Arci, a riguardo, hanno fatto sapere di essersi indispettite proprio a causa della presenza alla cerimonia dei militari. Una presa di posizione che l’esponente di Rinascimento non condivide: “Prendersela con l’Esercito e le forze dell’ordine quando, anche tra le loro fila, migliaia di italiani hanno versato il sangue, è intollerabile”.