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L'ADDIO

Elvis, morto alla vigilia dei 27 anni mentre giocava a calcio: "Appassionato della vita, era sempre allegro e sorridente"

Dolore per la morte del seminarista dei Giuseppini che studiava all'istituto San Pietro di Viterbo e animava la parrocchia del Pilastro. È stato stroncato da un malore improvviso durante una partita a Montefiascone. Martedì i funerali

È morto due giorni prima di compiere 27 anni, che avrebbe festeggiato ieri, sabato 16 marzo, Elvis Chima Nwankwo, seminarista dei Giuseppini del Murialdo. "Un religioso allegro, sorridente, appassionato dalla vita e sognatore", lo ricorda il vicario generale della congregazione padre Nadir Poletto.

Chima Nwankwo è stato stroncato da un malore improvviso giovedì, mentre stava giocando un'amichevole di calcio con altri seminaristi e giovani a Montefiascone. Un evento gioioso, di sport, che si è trasformato in tragedia. "È improvvisamente stramazzato al suolo dopo 15 minuti di partita, privo di conoscenza e senza un lamento - ricostruiscono i Giuseppini e la Famiglia del Murialdo di Viterbo -. Elvis, come sempre, era nel vivo del gioco perché era un bravo calciatore, un giovane sano e robusto che non ha mai avuto problemi di salute".

A Viterbo, dove studiava all'istituto teologico San Pietro, era conosciuto, apprezzato e benvoluto. "Un ragazzo sempre sorridente", animatore, con la sua chitarra e tante attività, anche dei giovani della parrocchia Sacro Cuore al Pilastro. "Grazie di essere stato tra noi con la tua allegria e la tua testimonianza - scrive in un messaggio di cordoglio l'Oratorio santi Martino e Rosa del Murialdo -. Dal cielo, guarda i giovani che hai conosciuto e intercedi per tutti noi".

Elvis Chima Nwankwo-2

Orfano di padre, morto quando lui era piccolo, Chima Nwankwo era originario della Nigeria. Dalla città di Lagos, dove vivono mamma, fratello e le due sorelle, era venuto in Italia cinque anni fa. "Ottimo conoscitore della nostra lingua - sottolineano i Giuseppini e la Famiglia del Murialdo di Viterbo - e molto bravo negli studi teologici che avrebbe concluso a giugno, dopo la sua ordinazione diaconale già fissata per il 13 aprile".

Giovedì sul campo da calcio a Montefiascone i soccorsi sono stati immediati. Il personale sanitario del 118, intervenuto tempestivamente anche con l'eliambulanza, ha tentato di rianimare Chima Nwankwo per mezz'ora. Ma invano. Alla fine non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, "che probabilmente è stato immediato" ripotano i Giuseppini e la Famiglia del Murialdo di Viterbo. "Facile - aggiungono - immaginare lo shock dei formatori e dei seminaristi e di tutte le persone sul campo nell'assistere a una scena terribile, senza un perché e senza poter fare nulla o quasi. Ma sono giovani in gamba e la loro fede, così come la loro generosa risposta vocazionale, saranno la medicina migliore per elaborare questo incomprensibile lutto".

Nessuna autopsia, pertanto già venerdì è stata aperta la camera ardente all'istituto San Pietro. Anche la diocesi di Viterbo ricorda Chima Nwankwo e, con il vescovo Orazio Francesco Piazza, si unisce al "dolore per la prematura scomparsa del giovane seminarista" ed esprime "vicinanza alla congregazione dei padri Giuseppini del Murialdo".

Per Chima Nwankwo previste diverse celebrazioni di suffragio, tutte nella chiesa di San Pietro a Viterbo. Questa sera, alle 21, il rosario. Domani, alle 19, la veglia di preghiera e martedì 19 marzo, festa di san Giuseppe, i funerali alle 10. La salma verrà poi tumulata nella tomba dei Giuseppini nel cimitero monumentale di Viterbo.

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