Lancio di molotov in centro. Il movente: un regolamento di conti per droga

Un regolamento di conti per un debito di droga dietro al lancio di due molotov in un appartamento del centro storico di Viterbo. L'episodio è avvenuto il 14 agosto del 2021 e dopo più di un anno i carabinieri sono riusciti ad individuare e ad arrestare l'autore del gesto: si tratta di un 28enne di Soriano nel Cimino, scappato in Spagna.

A marzo scorso, concluse le indagini coordinate dalla procura, il gip emette un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del ragazzo "gravemente indiziato - spiega l'Arma con una nota - di fabbricazione di materiale esplosivo, porto sulla pubblica via di materiale esplosivo, minaccia aggravata, danneggiamento seguito da incendio e furto in abitazione aggravato".

Il 28enne, però, si sarebbe "sottratto all'arresto rifugiandosi all'estero". In Spagna, per la precisione. Scatta così il mandato di arresto europeo, che nei giorni scorsi ha permesso alle forze di polizia iberiche di rintracciare e arrestare il giovane che ora sarà estradato in Italia.

Tra le 6,45 e le 7 della vigilia di ferragosto dello scorso anno, il 28enne avrebbe prima fatto irruzione nell'appartamento in cui si trovava una coppia di viterbesi a cui avrebbe rubato alcuni oggetti. Poi avrebbe lanciato due molotov contro la palazzina di due piani in via Granatieri di Sicilia in cui si trovava la casa, facendo divampare le fiamme.

Sul posto i carabinieri hanno trovato soprattutto i frammenti dei materiali utilizzati per realizzare gli ordigni: cocci di bottiglia di birra, resti dello stoppino in stoffa gialla usato per l'innesco e il liquido infiammabile impiegato. Grazie alle indagini, sono riusciti a indentificare l'autore dell'azione intimidatoria ed a ricostruire il movente, "riconducibile - afferma l'Arma - ad un animato risentimento nei confronti del locatario dell’appartamento in relazione a un regolamento di conti per l’acquisto di sostanze stupefacenti".