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Dopo gli autoscan arrivano gli autovelox, proteste a Tarquinia: "Servono solo a fare cassa"

I consiglieri di minoranza Enrico Leoni e Sandro Celli attaccano l'amministrazione. Interviene anche il Codacons

Dopo gli autoscan arrivano gli autovelox, ma a Tarquinia è rivolta. "Evidentemente - sbottano i consiglieri di opposizione Enrico Leoni e Sandro Celli - gli oltre due milioni di euro introitati per violazioni al codice stradale, comminate in larga parte con l'autoscan, a questa amministrazione non sono bastati e quindi ecco che vengono messi in uso anche gli autovelox".

"Questi dispositivi - affermano Leoni e Celli - dovrebbero essere utilizzati con la finalità di rendere più ordinato e sicuro il flusso veicolare e non solo ed esclusivamente per quella molto meno nobile di fare entrare nelle casse comunali quanti più euro possibili. Visto che l'obiettivo non è fare sicurezza ma fare cassa, gli autovelox vengono piazzati in punti strategici, dove mantenere le velocità previste a volte è difficile e addirittura creerebbe problemi di sicurezza anche maggiori".

Basta, smettiamola con questa costosa vessazione nei confronti dei cittadini - proseguono Leoni  e Celli - e diamo alla polizia locale il fondamentale ruolo che merita in modo che i cittadini possano percepire che operi per la loro tranquillità e non per tartassarli a ogni battito di ciglio. Tra l'altro, se si considera che ha fruttato oltre 2 milioni di euro e considerando che almeno il 50% di questi introiti dovrebbe essere destinato alla sicurezza stradale sarebbe legittimo aspettarci che le strade si presentino con un manto stradale sempre perfetto anziché privo di manutenzione creando, quello sì, grossi problemi di sicurezza".

Di parere completamete opposto il Codacons. "Più che un attacco all'amministrazione - sostiene l'associazione dei consumatori - quello dei due consiglieri è un attacco alla sicurezza stradale. In un territorio dove le auto sfrecciano costantemente a velocità elevatissime, con conseguenti incidenti anche gravi ed evidenti pericoli per l'incolumità di pedoni, ciclisti, automobilisti e motociclisti, ricorrere a strumenti in grado di salvare vite umane è il minimo che una amministrazione possa fare.

La cosa importante - sottolinea il Codacons - è che gli autovelox e altri strumenti di controllo della velocità siano installati nel rispetto della normativa vigente, siano visibili agli automobilisti e chiaramente indicati, e non siano utilizzati per soli fini di cassa.

Ben vengano - conclude il Codacons - gli autovelox per obbligare gli utenti della strada al rispetto delle regole, e i politici che mettono le ideologie partitiche prima delle vite umane, forse hanno sbagliato mestiere".

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