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Sabato, 27 Aprile 2024
provincia Bagnoregio

Capitale della cultura, Bagnoregio incrocia le dita: "Sarebbe un premio per tutti i borghi di Italia"

Oggi la proclamazione della città vincitrice del titolo per il 2025

Poche ore e l'Italia avrà la sua capitale della cultura per il 2025. Bagnoregio, tra le dieci candidate finaliste, incrocia le dita. "Siamo la più piccola città in gara tra le dieci finaliste", ha sottolineato durante l'audizione di lunedì il sindaco Luca Profili. Poi, citando il giornalista americano Herb Caen, ha aggiunto: "Una città non si misura dalla sua lunghezza o dalla sua larghezza, ma dall'ampiezza della sua visione e dall'altezza dei suoi sogni".

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Tra le dieci finaliste Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Monte Sant'Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L'Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). "Per noi - riconosce Profili - è difficile competere per dimensioni e molti altri aspetti con le altre città in lizza. Ma quello che è accaduto di positivo nella nostra città rappresenta un caso unico nel nostro paese. Un'esperienza che volevamo coronare intraprendendo questo percorso di candidatura".

Profili ripercorre il "miracolo Civita". "Da luogo destinato all'abbandono, come purtroppo accade per molti borghi, è diventato - afferma - il simbolo della rinascita possibile grazie alla cultura, alla consapevolezza, alla conservazione, all'identità ma soprattutto alla fragilità che da problema è diventata punto di forza. Bagnoregio e Civita sono un esempio unico di reagire alle difficoltà costruendo. Questo riconoscimento sarebbe un premio per tutti i borghi di Italia".

A palazzo Venezia a Roma, davanti alla giuria di esperti, Profili, Francesco Bigiotti amministratore di Casa Civita e direttore di candidatura, Salvatore Regoli dell'associazione Juppiter e Claudio Margottini del Comitato tecnico-scientifico per la tutela di Civita, hanno presentato il progetto dal titolo "Essere ponti" che vede nel tema della cultura e in quello della fragilità i suoi punti cardine.

"Essere ponti, come quel ponte di 300 metri - spiega Profili - che unisce Bagnoregio a Civita ma anche Civita alla Tuscia e al resto del mondo. Un ponte che rappresenta il paesaggio culturale della nostra città, il rapporto di convivenza tra uomo e natura, la voglia di resistere agli eventi del tempo. Un ponte intitolato alla memoria di Federico Fellini che con La Strada, girata in parte a Bagnoregio, ha vinto l'Oscar e ad Alberto Sordi che venne per girare Contestazione generale". Poi c'è la Bagnoregio che "ha dato i natali a san Bonaventura e a Bonaventura Tecchi, che è città dantesca". Insomma, "oltre la bellezza c'è molto di più".

La proclamazione della città vincitrice il titolo di capitale italiana della cultura 2025 oggi nella sala Spadolini del ministero della Cultura, alla presenza del ministero Gennaro Sangiuliano e del presidente della giuria di esperti Davide Maria Desario.

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