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INTERVISTA / Montalto di Castro

L'INTERVISTA | Intervista a Emanuela Socciarelli, sindaco di Montalto di Castro, sulla chiusura del Centro Nuoto e i problemi di bilancio

Emanuela Socciarelli: "Noi abbiamo fatto molti incontri con i gestori che ci hanno chiesto di prenderci in carico le bollette, ma è praticamente impossibile"

Una notizia che ha lasciato molti perplessi la chiusura delle attività della SSD Nuoto Montalto, che in un post sui social apparso ieri ha spiegato le ragioni che hanno portato alla decisione triste ma definitiva. Nella giornata di ieri, mercoledì 21 settembre, sono state tante le polemiche che hanno contornato questo, già di per sé, tragico scenario. Nel frattempo è arrivata la notizia che il Governo ha emanato il decreto “Aiuti- bis” che ha stanziato circa 2 milioni di euro per i 60 comuni della Tuscia, proprio con l’obbiettivo di garantire la continuità dei servizi. A Montalto di Castro, nello specifico, dovrebbero arrivare circa 97mila euro a settembre e altri 97 mila sono arrivati tra maggio e luglio. Inoltre solo poco tempo fa, la stampa nazionale riportava la notizia di un mega progetto che avrebbe portato Montalto di Castro ad essere il primo comune solare d’Italia e ad azzerare i costi della bolletta elettrica. Abbiamo voluto parlarne con il sindaco, Emanuela Socciarelli per capire come mai, nonostante gli aiuti, l’amministrazione “non abbia potuto evitare” che l’associazione sportiva lasciasse la gestione della piscina comunale.

Sindaco mi risultano essere arrivati al Comune di Montalto di Castro dei soldi dal decreto Aiuti e Aiuti-bis. Parliamo di circa 194 mila euro in tre mesi con il preciso obbiettivo di garantire continuità ai servizi. Come mai nonostante questi aiuti non è stato possibile aiutare l’associazione sportiva e garantire questo servizio al cittadino?

Stiamo parlando di sgravi che si sono potuti mettere nelle spese energetiche e si sono potuti utilizzare in sede di bilancio. Considerando che il comune di Montalto di Castro però nel bilancio in atto ha una previsione di spesa di un milione e 200mila euro di spese energetiche e che siamo purtroppo consapevoli che la cifra è in forte aumento,non sono suffienti a coprire il tetto di spesa. Stiamo cercando di accelerare  l’efficientamento energetico degli edifici comunali per poter risparmiare sui costi di energia ma ci vuole tempo.

Qualcuno ha polemizzato sul fatto che in passato l’attività della piscina viveva grazie a degli aiuti da parte delle passate amministrazioni quali l’azzeramento della quota d’affitto per esempio. Voi non avete preventivato interventi di questo tipo?

Noi abbiamo fatto molti incontri con i gestori, che io ringrazio perché per tutti questi anni hanno dato vita alla piscina comunale, purtroppo nonostante la nostra volontà di azzerare la quota d’affitto il problema più grosso erano le fatture da saldare. Dopo aver valutato la situazione diventata insostenibile già dal mese di marzo l’associazione ha dichiarato di non essere più in grado di sostenere le spese dell’impianto. La richiesta è stata quindi quella di prenderci noi in carico le bollette, ma con la situazione che si sta delineando è praticamente impossibile.

Del progetto di efficientamento energetico di cui si è parlato sulla stampa in campagna elettorale che avrebbe dovuto azzerare quasi completamente i costi energetici del comune che dice?

Nell’articolo si parlava di un progetto di un impianto fotovoltaico attraverso il quale il comune avrebbe dovuto produrre energia e affrontare tematiche sociali con i proventi della vendita dell’energia in eccesso. Noi ora stiamo riprendendo in mano tutte queste convenzioni, abbiamo contattato l’avvocato che aveva seguito la procedura e stiamo valutando anche l’opportunità delle comunità energetiche.  Abbiamo trovato tutte queste convenzioni aperte e avviate ma vanno portate a termine e concretizzate. Al momento vogliamo partire con l’efficientamento del patrimonio comunale. Stiamo cercando di mettere in funzione un impianto montato sulle scuole di Pescia Romana che non è mai stato allacciato, nonostante sia stato montato anni fa, come pure uno sulla scuola di Montalto di Castro per cui stiamo cercando di risalire alla ditta che lo ha installato. Un altro piccolo impianto, mai allacciato, è posizionato proprio sul palazzetto in cui persiste la piscina, dove oltretutto sono necessari importanti lavori di straordinaria manutenzione del tetto perché quando piove filtra parecchia acqua all’interno. Abbiamo quindi aderito ad un bando al fine di poter trovare le risorse per sistemare l’impianto sportivo. Stiamo cercando quindi di riprendere in mano tutte le situazioni, ci riesce difficile anche per una carenza di personale negli uffici comunali. Non possiamo nemmeno fare assunzioni di staff a causa delle problematiche di bilancio che il comune presenta.

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