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Domenica, 28 Aprile 2024
365 GIORNI DOPO

Frontini incontra i viterbesi: “Priorità al Pnrr e al completamento delle incompiute. Poi erba, buche e viabilità”

Le parole della prima cittadina alla conferenza-evento per il suo primo anno di governo

In un Teatro Unione gremito dalla platea fino al terzo ordine di palchetti, Chiara Frontini ha tenuto la conferenza sul suo primo anno di amministrazione comunale. Un evento in pompa magna, con tanto di orchestra, quella della banda di Viterbo del maestro Vincenzo Mercurio, a fare da preludio al suo ingresso. 365 giorni dopo la vittoria alla comunali, la prima cittadina ha voluto incontrare di nuovo i viterbesi per fare il punto sugli interventi fatti finora ma, soprattutto, su quelli da fare, ponendo al centro gli investimenti del Pnrr, del Fesr e del Giubileo 2025. Queste le priorità, poi massima concentrazione sui problemi atavici con cui devono fare i conti ogni giorno i cittadini, ossia le buche nelle strade, l’erba alta  e la viabilità.

Conferenza primo anno di mandato Chiara Frontini-3

“Non vogliamo autocelebrarci - ha detto dal palco Frontini - ma raccontare anche quello che non abbiamo fatto e che, nonostante i buoni propositi, non siete ancora riusciti a vedere. Dobbiamo dirci che la città ancora non è cambiata, ma voi ci avete scelti per cambiarla e stiamo laborando senza sosta per farlo. Ora abbiamo messo le basi per il cambiamento, si sente e si percepisce un metodo di lavoro diverso dal passato. C’è comunque ancora molto da fare ed abbiamo di fronte molto tempo, avendo a disposizione 4 anni”. 

Conferenza primo anno di mandato Chiara Frontini-4

Il sindaco ha affrontato anche le tematiche spinose, come gli interventi che la città richiede con urgenza: “Stiamo lavorando sulla Viterbo di ogni giorno e su quella del 2033. Tutti noi riceviamo segnalazioni sull’erba alta, sui marciapiedi messi male e non accamperemo mai giustificazioni o scuse. Potremmo dire che il personale non è abbastanza, che i contratti in essere li abbiamo ereditati da chi ci ha preceduti ma non ci avete messo qui per dare queste risposte bensì per vedere un cambiamento”. Prima di questi, però, la priorità ce l’ha un’altra questione: “Il Pnrr è la più grande opportunità del momento insieme al piano Vetus Urbs, arrivato nel 2017 ed accantonato fino al nostro arrivo, ai 17 milioni del Fesr ed ai i 9 milioni e mezzo del Giubileo. Tutti questi investimenti, sommati, fanno in totale 100 milioni di euro. Il bilancio del Comune si aggira intorno ai 98 mln, per intenderci. Il doppio del lavoro a ritmi serratissimi. Questa pioggia di finanziamenti costituisce un’opportunità che c’è ora e non tornerà in futuro, le scadenze non possono aspettare”. La priorità, promette Frontini, non farà trascurare il resto: “Pulita e sicura è ancora il nostro claim. Noi non vogliamo essere percepiti come delle persone di potere ma come cittadini innamorati che sono al servizio di Viterbo. Abbiamo dilatato solo un po’ il tempo per non perdere l’occasione del Pnrr. La pulizia delle strade, attappare le buche, ingrandire le aree pedonali, snellire la viabilità, riaprire il Bagnaccio e mettere mano alle convenzioni urbanistiche come Ciprovit e Colleverde sono ancora un nostro obiettivo e lo saranno fino alla fine”. 

Conferenza primo anno di mandato Chiara Frontini-5

Malgrado lo scopo dell’incontro non fosse quello di autoincensare la sua amministrazione, Frontini ha voluto comunque elencare tutti gli obiettivi che lei definisce raggiunti. La lista è lunga: “Abbiamo bandito la gara per i 5 milioni di asfaltature, rivitalizzato il Teatro Unione, organizzato il primo festival del teatro amatoriale, il primo mercato europeo, la prima rete delle scuole dell’empatia. Poi abbiamo riaperto il centro Azlheimer, gli uffici anagrafe negli ex comuni con tanto di pagamento Pos prima inesistente. Inoltre abbiamo dato il via al mercato biologico a Valle Faul, all’istituzione delle sedi distaccate della casa comunale per celebrare matrimoni, creato il sistema di monitoraggio delle performance del Comune, agli appartamenti per persone con disabilità. In aggiunta alla riforma della consulta del volontariato con elezione diretta del presidente e al Consiglio comunale dei bambini. La battaglia per l’acqua pubblica e la due diligence su Talete e tutti gli interventi puntuali più o meno ordinari che, in appena un anno, abbiamo compiuto”. Dopo questo elenco, la leader civica ha concluso: “Quando ho immaginato la Viterbo che avrei voluto plasmare sotto le nostre mani, l’ho immaginata orgogliosa, ambiziosa e che potesse raccontare sé stessa e sue eccellenze. Che fosse, in poche parole, modello di buona amministrazione. Una città che, oltre ad essere apprezzata dai viterbesi  fosse apprezzata anche da chi viene da fuori. Oggi, ad un anno di distanza, non siamo così lontani da quello che immaginavo”.

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