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Discarica di Monterazzano | Sabatini esulta, Frontini non è ancora soddisfatta: "Il dimezzamento non basta"

Le due voci, differenti e contrastanti, sull'ampliamento dell'impianto di Viterbo. La sindaca: "Permane la prescrizione di servitù all'intero territorio regionale"

Le due facce della stessa medaglia. Sull’ampliamento della discarica di Monterazzano, che ci sarà ma a metà, la politica viterbese si divide. Da una parte chi loda la scelta di dimezzare la volumetria del quarto invaso, dall’altra chi non si accontenta e vuole la certezza che Viterbo non sia più la pattumiera del Lazio. Dei primi fa parte Daniele Sabatini, consigliere regionale nonchè capogruppo di FdI alla Pisana, tra i secondi figura invece Chiara Frontini, sindaca di Viterbo.

Dalla conferenza dei servizi di ieri è arrivato un bel regalo di Natale: accolte, seppur non totalmente, le osservazioni di Soprintendenza, Provincia e altri enti. L’assemblea è stata comunque sospesa, nonostante le normative prevedano che la terza seduta sia quella finale e conclusiva, per riaggiornarsi entro il prossimo 20 dicembre. In due settimane, si spera, i dirigenti regionali saranno finalmente in grado di poter chiudere la pratica, con la Tuscia che si augura di veder approvato il progetto di ampliamento in forma ridotta: da 960mila metri cubi a 550mila. La Regione Lazio ha considerato diversi pareri, su tutti quello della Soprintendenza, che a evidenziato l’incompatibilità del progetto con il contesto territoriale della zona di Monterazzano. Nel parere, de facto, si fa riferimento soprattutto all'impatto potenziale sui beni tutelati paesaggisticamente e, nello specifico, quello sulle aree boscate e di protezione dei corsi delle acque pubbliche.

Daniele Sabatini in consiglio regionale

Le campane sono due. Una, quella di Daniele Sabatini, sostiene come la riduzione delle volumetria sia un risultato ottimo per il Viterbese. In una nota stampa inviata da Sabatini, insieme all’altra consigliera viterbese di FdI, Valentina Paterna: “Si volta pagina sulla politica dei rifiuti”, questo il sunto. "Ora finalmente - si legge - Viterbo e la Tuscia potranno avere un impianto proporzionato alle proprie necessità e non correranno più il rischio di veder esauriti gli invasi a causa del conferimento dei rifiuti provenienti da Roma e dalle altre province, che un eventuale raddoppio avrebbe invece facilitato. La giunta Rocca ha già chiaramente dimostrato la volontà di un concreto cambio di passo in materia di gestione dei rifiuti, fondando le nuove linee giuda sull'autosufficienza dei territori. Il lavoro è ancora lungo ma sicuramente la strada intrapresa è quella giusta".

Frontini in un comizio pubblico-2

A fare da contraltare c’è Frontini, che si dice compiaciuta per la diminuzione dei metri cubi ma non pienamente soddisfatta. Anzi, per lei la battaglia non è finita: “Il tema - si legge nel post pubblicato sui social dalla prima cittadina - non è solo la volumetria, che è stato proposto di dimezzare e questo è già un primo successo, ma la provenienza dei rifiuti. Anche con la metà della volumetria, il nostro parere continua a essere contrario”. Una posizione intransigente dovuta, senz’ombra di dubbio, al permanere della prescrizione di servitù della discarica di Monterazzano all’intera regione. Continueranno ad arrivare, nonostante la riduzione dell’ampliamento, rifiuti da Roma, Frosinone, Latina e Rieti. “Dimezzare la volumetria - prosegue Frontini - significa solo dimezzare il tempo di vita della discarica”. L’ascia di guerra, dunque, non può essere ancora sotterrata: “Siamo virtuosi, chiudiamo il ciclo dei rifiuti e non vogliamo continuare a subire questa mancanza di programmazione a danno dei cittadini viterbesi e della Tuscia”. Per il momento la confservizi resta sospesa, malgrado la terza seduta sia quella finale, e le componenti si riaggiorneranno entro il prossimo 20 dicembre.

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