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Lunedì, 29 Aprile 2024
IL COMPLOTTO

Chiara Frontini nel mirino dei complottisti: “Vuole fare di Viterbo una città lager, sta con il Nuovo Ordine Mondiale”

L’ultima follia del complottismo social si abbatte contro l’amministrazione Frontini: l’assurda accusa

Che in certi emisferi della galassia complottista i termini del gergo nazista vengano usati per additare politici di ogni sorta era cosa nota. Lo si è visto recentemente, in occasione del feroce attacco social perpetrato dal Movimento 3V nei confronti di Emanuele Maggi, giovane sindaco di Bassano Romano definito con epiteti di questo tenore: “Buffone”, “Nazisindaco”, “Merda nazicomunista assassina”. In quel caso, la colpa dello sciagurato Maggi fu l’aver attaccato pubblicamente gli autori dell’imbrattamento di Villa Giustiniani Odescalchi, sfregiata con la scritta "Vaxate i bambini, siete mostri assassini". Ma ora, nel mirino di persone tra l’altro riconducibili proprio al Movimento 3V, c’è finita anche Chiara Frontini, sindaco di Viterbo, accusata di voler trasformare il capoluogo in un lager e di essere al soldo nientepopodimenoche del Nuovo Ordine Mondiale.  

Le modalità sono esattamente identiche a quelle del raid social contro Maggi: una sfilza di profili, alcuni palesemente fake, altri apparentemente autentici, hanno iniziato a postare commenti su Facebook attaccando Frontini. Il movente? La pedonalizzazione del centro storico, uno dei fondamenti della campagna elettorale frontiniana ed ora cavallo di battaglia dell’amministrazione comunale. “Agenda 2030, complimenti a Viterbo che è stata tra le prime ad aderire al progetto (criminale) della ‘città15minuti’. Avete già notate le nuove telecamere intelligenti? Le predisposizioni per i confini? No? Forse perché continuano a propinarvele come ‘scelte per altri motivi’. Svegliatevi prima che vi ci rinchiudano! E informatevi su cosa è cambiato aderendo all'agenda (criminale) 2030”. Questa una delle tante osservazioni, forse la più arguta. Ed è tutto dire. Per chi non lo sapesse, la “città di 15 minuti” è un concetto urbano residenziale in cui la maggior parte delle necessità quotidiane dei residenti può essere soddisfatta spostandosi a piedi o in bicicletta direttamente dalle proprie abitazioni. Esattamente quello a cui punta Frontini, la quale, tuttavia, non ha aderito a nessuna agenda e non ha tantomeno mai utilizzato il termine pubblicamente. Piuttosto, la prima cittadina ha sempre usato il concetto di “mobilità sostenibile”, che è un’altra storia ed è ormai comune in tutta Europa, dalla Francia alla Spagna passando per la Germania ed anche Milano. Ma tant’è.

I commenti proseguono ed ecco che arriva l’ormai classico accostamento al nazismo:“L'obbiettivo finale è togliere le macchine private, stando che il fine per cui fanno queste scelte è solo, ed esclusivamente, per rispettare l'agenda 2030 che ha scelto Viterbo tra le prime città italiane per la trasformazione in città 15 minuti (lager, nè più nè meno). Informatevi perché faranno di tutto per farlo passare per altro. Opponetevi! Non è certo per la cura della città o per agevolare un qualcosa ai cittadini. Anzi”. In questo senso, togliere i parcheggi sarebbe, per i complottisti, il primo passo dell’adesione al progetto a cui Viterbo avrebbe aderito “da poco aderito e all’insaputa dei più” assieme ad altre città: “Vedrete come continueranno a trasformare la città in lager da cui nessuno senza permesso potrà uscire. Informatevi perché stringono i tempi e Viterbo fa da apripista insieme a Bologna e poche altre, per ora. Però è già avviato il crimine”. La litania prosegue: “Non avrete più auto, prima, poi vi sarà, di nuovo legalmente, tolta la possibilità di muovervi liberamente fuori dal ‘recinto’”. 

Insomma, per questi teorici del grande inganno, Chiara Frontini sarebbe alla stregua di una marionetta i cui fili sono mossi da non meglio precisati poteri occulti. Magari, anzi, sicuramente massonici, per non farci mancare niente. Una narrativa che, negli anni, ha coinvolto diversi personaggi politici di vario livello. E, nella Tuscia, sono già due i primi cittadini colpiti dagli attacchi social. Considerando che non c’è due senza tre, è il caso che qualcun altro cominci a prepararsi. 

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