Pedonalizzazione del centro, Frontini tira dritto: “Varchi ztl già acquistati, vedremo dove metterli. Lo scandalo è un altro…”

Nei piani dell’amministrazione c’è una maggiore fruibilità del centro per quanto riguarda i cittadini, attraverso la pedonalizzazione di alcune aree. Se ne è parlato ieri in Consiglio comunale. “Non sono contrario - dice il leghista Andrea Micci - ma è chiaro che un obiettivo del genere necessiti di una pianificazione complessiva. Avete già un’idea oppure aspettate i risultati dello studio?”. Poi un passaggio sulla pietra dello scandalo: “È chiaro che con l’acquisto di un varco elettronico che c’è scritto essere per Porta Romana le persone vanno nel caos. Non lo avete concertato con noi, nemmeno con le imprese, speriamo abbiate pensato di farlo almeno coi cittadini”. 

A spiegare la visione dell’amministrazione rispondendo a Micci ci ha pensato il sindaco Frontini, che fa subito una premessa: “Prendere decisioni definitive significa dover necessariamente aprire un processo di consultazione, che comunque non significa dover raggiungere l’unanimità. Tali decisioni verranno dopo l’approvazione del piano urbano della mobilità sostenibile, non prima”. Per la prima cittadina, il problema sulla questione ztl è un altro: “Abbiamo un centro storico medievale e artistico senza uno straccio di infrastruttura che regoli il traffico, oltre agli agenti che si piazzano. Mi chiedo semmai perché non siano mai stati messi i varchi, non perché siano stati comprati”. 

E comunque, una prima pedonalizzazione c’è già stata: “Noi - prosegue Frontini - ci siamo trovati di fronte ad una difficoltà quest’estate: nel periodo estivo e nell’orario tardo pomeridiano/serale, durante il weekend abbiamo voluto immaginare le persone libere di potersi fare una passeggiata, di mangiare gelato o di andare al ristorante senza doversi preoccupare delle macchine che passano. L’idea iniziale era ragionare sul venerdì ed il sabato dal 21 giugno fino a dopo Santa Rosa, con l’interdizione al traffico dalle 19 fino alla mezzanotte”. Un provvedimento non rivoluzionario, nemmeno radicale ma comunque una novità per Viterbo: “Per farlo in tutta sicurezza, questo comportava dover impegnare dalle 3 alle 4 pattuglie fisse a fine settimana. Come tutti sapete, questo non è fattibile in base al personale della in dotazione alla Polizia Localr. Invece di farli stare sul territorio avremmo dovuto farli stare a guardia di una o due transenne? Preferisco farli girare a piedi o sull’infortunistica. Siccome a valle di una serie di modifiche normative non può piu essere utilizzata nemmeno la Protezione Civile per la viabilità, ci siamo detti che, a corredo del piano urbano della mobilità sostenibile, che prevede la decompressione delle auto, sarebbe stato opportuno acquistare anche i varchi, così da anticipare i tempi”. 

Una volta comprati, però, va anche deciso dove metterli, i varchi: “Questo lo valuteremo con molta attenzione, non è detto vengano messi per forza a Porta Romana. Ad esempio, potrebbe essere un’opzione anche Porta della Verità. Resta il fatto che rappresentavano un investimento necessario da fare subito”. Uno step fondamentale per arrivare al vero obiettivo: “La pedonalizzazione, che va perseguita con un piano d’azione specifico comprendente l’acquisto di nuovi autobus, navette elettriche, creazione di piste ciclabili, servizio di bike sharing e soprattutto parcheggi, che saranno fuori le mura e non dentro”. Nulla di scandaloso, secondo Frontini. Per lei lo scandalo è un altro: “Nel 2023 il Comune non ha il piano urbano del traffico e della mobilità sostenibile, peraltro condizione primaria per ottenere alcuni finanziamenti europei che attingono ai trasporti. E, se noi questi strumenti non li abbiamo trovati, vuol dire che chi c’era prima di noi non ce li ha lasciati. Comunque sia, qualsiasi nostra decisione sarà comunicata per tempo alla cittadinanza, perché possiamo essere accusati di tante cose ma non di trincerarci nei palazzi”.