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Energie rinnovabili, la Regione vuole "salvare" Viterbo stabilendo la proporzionalità tra le province

Nel Viterbese presente quasi l'80% degli impianti eolici e fotovoltaici della regione

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca aveva promesso uno “stop” a nuovi impianti eolici e fotovoltaici per salvaguardare il territorio. Ora, su proposta dell’assessora all’Ambiente, Elena Palazzo, la Giunta regionale ha approvato una delibera con la quale si stabiliscono criteri per riequilibrare la situazione in una regione che vede la maggior parte degli impianti dedicati alle energie rinnovabili installati in provincia di Viterbo.

Limiti di produzione di energia

Da una parte, quindi, c’è la necessità di trovare fonti di energia alternative ai combustibili fossili. Dall’altra c’è quella di salvaguardare i territori che rischiano di vedere i propri paesaggi alterati da aereogeneratori o distese di pannelli solari. Del resto, come già raccontato da RomaToday, i progetti in esame sono tantissimi e quasi tutti concretati nel viterbese. Il Lazio, con la delibera appena approvata, ha voluto adottare un “criterio di riequilibrio territoriale” finalizzato a non “aggravare ulteriormente i territori della provincia di Viterbo”. Si farà quindi riferimento ad un “principio di proporzionalità e sussidiarietà tra province” che, tradotto, vuol dire che ogni provincia potrà produrre fino ad un massimo del 50% “del totale autorizzato espresso in MWp dell'intera Regione”.

Piano nazionale per l’energia

Il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030, predisposto dall’Italia, definisce un percorso di sviluppo sostenibile delle fonti energetiche rinnovabili, al fine di conseguire al 2030 l’obiettivo di copertura del 30% del consumo finale lordo di energia da fonti rinnovabili. Si attende, inoltre una triplicazione dell’energia generata da impianti fotovoltaici, un raddoppio da impianti eolici mentre si attendono crescite più contenute per quanto riguarda fonti geotermiche ed idroelettriche.

Piano energetico regionale

Nel 2022, inoltre, è stato approvato il Piano energetico regionale che ha posto determinati da raggiungere entro il 20230. Nella delibera approvata dalla Giunta Rocca si spiega che “gli impianti fotovoltaici ed eolici a terra determinano impatti cumulabili sull’ambiente”, questione emersa anche durante diverse conferenze di servizi chiamate a decidere sulla realizzazione o meno di diversi impianti. Inoltre, gli impianti fotovoltaici ed eolici già presenti producono una quota di energia green che già supera la previsione del 2030 fissata dallo stesso piano regionale.

Sproporzione

Un altro problema, poi, riguarda la sproporzione nell’installazione degli impianti. Secondi i dati è emerso che la provincia di Viterbo ospita il 78,08% di centrali eoliche e solari dell’intera regione, Latina il 13,07%, Roma il 6,58”, Frosinone l’1,64% mentre Rieti è ferma a zero. Insomma, secondo la delibera appena approvata, serve garantire “un corretto equilibrio tra la tutela del territorio dal punto di vista ambientale e paesaggistico e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile”. Inoltre, il piano energetico regionale prevede, entro il 2050, un forte sviluppo delle piattaforme off-shore eolico, misura che dovrebbe calmierare la richiesta di altri impianti a terra.

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