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Domenica, 28 Aprile 2024
L’ULTIMATUM / Sutri

Sgarbi sbotta: “Amori? Impresentabile e fascista, l’ho denunciato. Se FdI lo candida io mi faccio da parte”

Vittorio Sgarbi incendia il clima in vista delle amministrative a Sutri, aprendo anche ad una sua possibile rinuncia

Il grande rebus di Sutri pare essere ancora molto, molto lontano dal risolversi. E Vittorio Sgarbi ci mette anche il carico sopra. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il primo cittadino in carica ha gettato benzina sul fuoco, attaccando il suo rivale Matteo Amori - candidato di FdI e Forza Italia - ma, soprattutto, lanciando un avviso al centrodestra.

“Quando sono diventato sindaco - dice Sgarbi al Corriere - Sutri era nell'oblio totale: ora, grazie al livello culturale che abbiamo portato, è protagonista anche all'estero”. Poi, a marzo, mentre lui meditava sulla ricandidatura e sul possibile trasloco ad Arpino, Paolo Trancassini, coordinatore di FdI, è uscito allo scoperto: “Il nostro candidato sindaco è Matteo Amori”. Lapidario quanto basta per scatenare la reazione di Sgarbi, il quale prima, in un comunicato, ha parlato di “vecchi democristiani e fascisti” contro di lui, poi è entrato nel dettaglio: “Stiamo parlando di un consigliere comunale che io ho denunciato perché era entrato nel mio ufficio sbraitando e urlando davanti alla giunta: ‘Mi onoro di essere fascista’”. 

Matteo Amori-2

L’antefatto risale al 2019, quando, a Villa Savorelli, Sgarbi e Amori - allora membro di maggioranza - litigarono, si dice, per dei ritardi nell’organizzazione di eventi e mostre a Sutri. Insulti irripetibili, parolacce e pure quella presunta frase pronunciata dal candidato in pectore di FdI. Nella tenzone venne coinvolto pure Felice Casini, cognato di Amori e coordinatore di Italia Viva, e Sgarbi chiese le dimissioni di entrambi. 

“Se mi ricandidassi - prosegue Sgarbi nell’intervista - vincerei senza problemi. Ma se, per amministrare uno dei gioielli della Francigena, Fratelli d'Italia sceglie un impresentabile, io dico che con uno di questo livello culturale e umano nemmeno mi ci misuro”. O lui o me. Quello del sottosegretario alla Cultura è un vero e proprio ultimatum. Il centrodestra deve scegliere, e non sarà facile. Se la Lega ha già deciso di correre con il sindaco uscente, la palla passa a Forza Italia e meloniani. Non assecondare le richieste di Sgarbi potrebbe essere un boomerang, così come fare marcia indietro su Amori potrebbe alimentare tensioni all’interno della base locale di Fratelli d’Italia, già in preda al caos dopo le regionali. Di certo, la telenovela non potrà andare oltre questa settimana. Lo impongono i tempi.

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