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ESCLUSIVA | Europee, Sgarbi propone la candidatura di Frontini a Forza Italia: "Ha vinto contro i partiti, è la persona giusta"

Vittorio Sgarbi scalda i motori in vista delle elezioni europee 2024 e propone a Forza Italia la candidatura di Chiara Frontini

Dopo un periodo di quiete, Vittorio Sgarbi entra a gamba tesa nello scenario politico viterbese e sgancia una vera e propria bomba. Intervistato da ViterboToday, il critico d’arte, assessore alla Bellezza del Comune di Viterbo, lancia la candidatura di Chiara Frontini alle prossime elezioni europee, in programma nel 2024. Un progetto rivoluzionario, quello di Sgarbi, nel quale non è compresa solo la prima cittadina viterbese.

“Ho proposto Chiara Frontini - spiega Sgarbi a ViterboToday - come allargamento all'area di centro, ovvero di Forza Italia, alle prossime europee. Una persona come lei, che vince contro i partiti, è una persona capace di attrarre voti per sè e, in questo caso, ci sono almeno quattro sindaci che hanno vinto senza i partiti. Sono il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, quello di Taromina, Cateno De Luca, quello di Viterbo, Frontini, e il sindaco di Arpino, che sono io. Ce ne saranno senz'altro molti altri, ma questi sono i sindaci che hanno manifestato la capacità di non essere subordinati ai partiti e sono quelli che lavorano direttamente con gli elettori, perchè gli elettori votano le loro persone. Frontini sarebbe un'ottima candidata per le europee". Alla domanda se ne abbia parlato direttamente con lei, Sgarbi risponde: "L'ho detto anche sui giornali, ho fatto pure un video per il congresso di Alternativa popolare dicendo questa cosa e l'ho detta anche in radio a Un giorno da pecora".

Alternativa popolare, esattamente il partito del sindaco ternano Bandecchi, balzato agli onori delle cronache per i suoi modi di fare vulcanici. Ap presenterà, infatti, le sue liste anche per le elezioni europee del 2024. Si tratta di un partito di centro, d’area centrodestra, che si colloca anche nel Ppe, il partito dei popolari europei. Bandecchi, che è il coordinatore nazionale, ha proposto all’ultima convention un simbolo unico che si richiama proprio al Ppe sotto le liste di Ap e Forza Italia. Il progetto è quello di ridare una casa ai moderati, avvicinandosi ai berlusconiani ma tenendosi distanti da Fratelli d’Italia e Lega. Per mandarlo in porto, Sgarbi ha deciso di puntare su due primi cittadini impetuosi come Bandecchi e Cateno De Luca e su una pacata e pragmatica come Frontini. Quattro indipendenti, lontanissimi dalla partitocrazia classica e accentratori, anche un po’ aggregatori. A coronare il quartetto poi ci sarebbe lui, il maître à penser di tutti i politici irriverenti e indipendenti. 

Da valutare se Frontini accetterà o meno la proposta sgarbiana, anche perché un’eventuale, quanto remotissima, elezione a Bruxelles segnerebbe l’addio alla guida di palazzo dei Priori. Tuttavia, la leader civica viterbese potrebbe accettare più che altro per un discorso di visibilità: le europee rappresentano una vetrina politica di tutto rispetto, che la farebbe conoscere ben al di fuori dei confini della Tuscia. Del resto Vittorio Sgarbi non ha mai nascosto la profonda stima che nutre per Frontini. Ne ha sempre parlato bene e ha spesso cercato, talvolta riuscendoci, di farla inserire nei salotti del potere che contano davvero, quelli ben lontani da Viterbo. Ora, però, si tratterebbe di abbandonare quel civismo che ha fatto la fortuna del marchio frontiniano e legarsi a un partito che, per quanto marginale (finora) ha comunque una chiara matrice ideologica e politica. Letteralmente un bivio, una biforcazione nell’ormai lungo percorso della giovane sindaca, prima donna a indossare la fascia tricolore nella Città dei papi.  

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