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Lunedì, 29 Aprile 2024
LO STUDIO

Le scuole di Viterbo senza mense e palestre

Negli istituti del capoluogo della Tuscia le mense sono circa il 17% mentre le palestre il 39%: dati Openpolis

Le scuole di Viterbo senza mense e palestre: le prime sono poco più del 17%, mentre le seconde circa il 39%. A fornire i dati è uno studio di Openpolis.

Mense nelle scuole

Alla luce dell'offerta di mense scolastiche, l'indagine di Openpolis approfondisce la riflessione sui dati relativi alla deprivazione che sono collegati dal momento che per alcuni bambini quello alla mensa scolastica rappresenta il pasto più completo e sano della giornata. È al Meridione, nell'area dell'Italia dove l'offerta di mense scolastiche è minore, che la deprivazione alimentare incide di più tra bambini e ragazzi. Una tendenza già emersa prima della pandemia ma dati più recenti, provenienti dal rilascio degli indicatori sulle condizioni di vita dei minori, lo confermano anche nel post-Covid. Il fenomeno della povertà alimentare, però, non riguarda solo il sud. Colpisce comunque un'ampia parte del paese.

Nel Lazio la media è di circa una mensa su quattro scuole. A Viterbo ci sono 41 istituti e sette sono dotati di mensa: il 17,07%. A livello regionale fa meglio di tutti Roma, che ha 251 mense su 1067 scuole (23,52%). Segue Frosinone dove sono 39 istituti e sette sono dotati di mensa (17,95%). Rieti, invece, ne ha cinque su 46 scuole (10,81%). Maglia nera a Latina che ha solamente quattro mense su 111 istituti (3,6%) e risulta l'unica città non del sud Italia con meno del 10% di scuole con mense presenti.

Guardando ai comuni più popolosi della Tuscia, Civita Castellana non ha alcuna mensa, a Montefiascone solo il 14,29% degli istituti ne ha una e Tarquinia il 16,67%. Buoni i dati di Vetralla e Montalto di Castro dove offrono il servizio la metà circa delle scuole.

Palestre nelle scuole

Le palestre scolastiche rappresentano uno strumento prezioso nella promozione dello sport tra i minori. La pratica sportiva tra bambini e ragazzi ha subito un vero e proprio crollo durante la pandemia, che non ha riscontro nelle altre fasce d'età. Tra il 2019 e il 2021 la quota di sedentari nella popolazione è rimasta piuttosto stabile, passando dal 35,6% al 33,7%. Al contrario, l'incidenza dei minori che non fanno sport è cresciuta dal 18,5% al 24,9% tra i 6 e i 10 anni e dal 15,7% al 21,3% tra gli 11 e i 14 anni. Più stabile tra i 15-17enni, dove è comunque cresciuta dal 18,8% al 19,9%.

Le ore di scienze motorie a scuola rendono più equa la possibilità di fare sport anche dove il mancato accesso alle attività sportive dipendente da cause economiche. L'educazione fisica, inoltre, ha anche una funzione educativa. Durante le attività curricolari, infatti, si possono trasmettere valori come il rispetto delle regole e degli avversari, la lealtà verso i compagni e la squadra, la dedizione personale.

A Viterbo su 41 edifici scolastici sedici sono dotati di palestra: il 39,02%. Fa meglio di tutti Frosinone con diciotto istituti con palestra su 39: il 46,15%. Dopo il capoluogo della Tuscia, Roma con 410 scuole dotate di palestra su 1067 (38,43%). Chiudono Rieti con 14 palestre su 46 scuole (30,43%) e Latina maglia nera del Lazio con sole 15 scuole con palestra su 111 (13,51%).

Guardando al resto della Tuscia, a Civita Castellana, secondo comune per numero di abitanti e secondo polo scolastico della provincia, la percentuale si ferma al 28%, con solo quattro istituti su 14 muniti di palestra.

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