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IL RACCONTO

Festa del papà, la storia di Michel Ricci: "Io direttore delle Poste di Bagnaia non rinuncio a fare il genitore"

Il numero 1 dell'ufficio di via Sant'Anna e padre di Carolina e Giacomo racconta: "Voglio godermi ogni momento possibile per stare con i miei bimbi, il pomeriggio dopo il lavoro lo dedico a loro senza rinunciare alla mia vita professionale"

"Io direttore delle Poste di Bagnaia non rinuncio a fare il genitore". Nel giorno della festa del papà la storia di Michel Ricci, 39 anni, direttore dell'ufficio postale della frazione di Viterbo ma soprattutto papà di Carolina, 3 anni, e Giacomo di un anno e mezzo. Ricci è uno dei dieci dipendenti viterbesi di Poste italiane che negli ultimi mesi hanno usufruito delle misure previste nell'ambito delle politiche della famiglia, in particolare in materia di tutela e sostegno della genitorialità.

"Ho usufruito del congedo di paternità per la prima volta - racconta - nel periodo successivo alla nascita di Carolina, essenzialmente per dare assistenza a mia moglie Eleonora ma soprattutto perché volevo vivere questa esperienza meravigliosa insieme. Dopo due anni è nato Giacomo e anche in questa occasione ho usufruito di questa opportunità".

Secondo Ricci, "la figura paterna spesso è sottovalutata o “confinata” in uno stereotipo che oramai non ha, a mio parere, più ragione di esistere. Personalmente voglio godermi ogni momento possibile per stare con i miei bimbi e il pomeriggio dopo il lavoro lo dedico a loro, senza rinunciare alla mia vita professionale".

Ricci è in Poste italiane dal 2016. Ha svolto diversi ruoli, tra i quali operatore di sportello a Oriolo Romano. Poi è diventato direttore della sede di Bomarzo, è tornato a Oriolo come direttore e dal 2022 guida l'ufficio di via Sant'Anna a Bagnaia. "L'azienda in cui lavoro - afferma - è molto sensibile e, oltre a essere perfettamente in linea con la normativa vigente, ha introdotto una molteplicità di iniziative molto apprezzabili per sostenere la genitorialità in tutte le fasi di questa meravigliosa esperienza.

In questo momento – continua – usufruisco di permessi per le visite periodiche pediatriche oppure quando i miei figli hanno, ad esempio, l'influenza. In questo modo ho la possibilità di seguirli nella crescita. Fortunatamente anche in ufficio con la mia collaboratrice siamo una bella squadra molto affiatata e quando ho la necessità di assentarmi lo posso fare senza difficoltà perché so che Valentina, anche lei mamma, comprende le mie necessità di papà come io comprendo le sue e può sostituirmi senza problemi".

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